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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Silvja - 11 ottobre 2000
Consiglio regionale Piemontese/"Caso Albano": articolo

L'ALBANO SI DIMETTE DA SINDACO DI GAVI

Ieri l'annuncio in Consiglio regionale, prima che si discutesse la legge sull'incompatibilità

Accuse di accanimento ai Ds e ai radicali che replicano

(La Stampa, edizione di Alessandria, mercoledì 11 Ottobre 2000)

di Maurizio Tropeano

Torino - Nicoletta Albano si è dimessa dalla carica di sindaco di Gavi. Lo ha annunciato ieri mattina in Consiglio Regionale prima che l'Assemblea iniziasse la discussione sul progetto di legge che rende compatibile la carica di primo cittadino con quella di consigliere regionale. Un progetto di legge che modifica le norme esistenti, le stesse che hanno portato il prefetto di Alessandria a chiedere al Comune di Gavi la "decadenza" del primo cittadino.

Le dimissioni sono scattate lunedì. In aula la Albano attacca Ds e radicali "per aver scatenato una campagna stampa contro di lei con un accanimento sconosciuto alla battaglia politica". Poi spiega: "Ho rinunciato a ricorrere in giudizio contro il provvedimento del prefetto anche se sono convinta che le norme costituzionali sono molto chiare a proposito e assegnano una competenza legislativa alla Regione". Aggiunge: "Il progetto di legge presentato dal Polo intendeva regolare le norme dell'incompatibilità tra diverse cariche elettive. Ma vista la valanga di emendamenti presentati da radicali e Ds contro il provvedimento che avrebbe paralizzato i lavori del Consiglio ho scelto di farmi da parte, anche se con dolore e rammarico".

Diverso, invece, il commento delle opposizioni. Rocco Muliere (Ds): "Da parte nostra non c'è stato nessun accanimento personale. Abbiamo condotto una battaglia in difesa dei principi stabiliti dalla legge e che il Polo voleva violare con un blitz". Aggiunge: "Finalmente la Albano ha preso atto che le norme di legge non si possono violare". I radicali Bruno Mellano e Carmelo Palma, cantano vittoria: "La nostra iniziativa ha permesso la vittoria della legge e non quella della legge del più forte. Noi abbiano agito nelle istituzioni e fuori dal Palazzo per il rispetto della legge". Concludono: "Il Consigliere Albano ha definito ignobile il nostro comportamento. Ne prendiamo atto, ma non ci fermiamo. Domani mattina incontreremo il prefetto di Cuneo per sollevare un caso analogo, quello che coinvolge Vincenzo Tomatis, consigliere regionale del Centro per il Piemonte ma anche sindaco di Villanova di Mondovì".

 
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