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Partito Radicale Rinascimento - 15 ottobre 2000
RADICALI: PANNELLA, DOPO SCHEDA REFERENDARIA QUELLA INTERNET
Da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 18.35

Chianciano Terme, 14 ott. - Dopo aver usato, per anni,"la forza della scheda referendaria", i radicali puntano "sulla forza della scheda internet". Marco Pannella, all'assemblea nazionale dei radicali, in corso a Chianciano Terme, e' sicuro che con il "virus" dell'on line sia possibile creare "un fatto nuovo come lo fu, a suo tempo, l'arma referendaria". Infatti - ricorda - le persone di ogni partito possono registrarsi al sito radicale e votare, contribuendo a formare il gruppo dirigente e i programmi radicali. Pannella, a questo proposito, ricorda le iscrizioni, gia' effettuate, del presidente della Commissione di vigilanza Rai, Mario Landolfi (An), e quella del ds Gianfranco Pasquino.

La decisione di puntare decisamente su internet nasce dall'obiettivo di ottenere una pattuglia di deputati radicali in Parlamento. Questo "mentre ne' Berlusconi ne' Rutelli hanno nessuna intenzione di tentare un accordo con noi". Polo e Ulivo, infatti, "sono due componenti dello stesso regime", che occorre far cadere. Pannella ha anche lanciato polemiche frecciate verso i dirigenti di entrambi i poli. E se il centrosinistra e' "un coacervo di rottami", Berlusconi assomiglia ad un "pallone gonfiato" e Bossi a un"nazistoide". La destra italiana, infatti, - ha concluso - "sta vivendo la stessa ingenuita', pericolosita', equivocita', del fascismo degli anni '20 e '21".

RADICALI: INTERNET 'VIRUS DI DEMOCRAZIA' PER I DUE POLI/ANSA

Da un lancio dell'agenzia Ansa delle ore

CHIANCIANO TERME (SIENA), 14 OTT - L'assemblea nazionale dei Radicali non ha per ora nessuna intenzione di indicare una scelta di campo per le prossime elezioni, ne' probabilmente, lo fara' nei prossimi mesi. L'obiettivo non e' quello di cercare alleanze, ma, all'opposto, quello di aprire una battaglia per restituire i partiti tradizionali (di destra o di sinistra non importa) alla democrazia.

Il grimaldello che dovrebbe far saltare la chiusura, ormai ermetica, dei vertici dei partiti tradizionali nei confronti delle loro basi cammina su Internet. Non a caso i militanti della rosa nel pugno stanno gia' utilizzando una consultazione online sul loro sito www.radicali.it per conoscere le scelte della base.

Marco Pannella ha auspicato che questo ''virus di democrazia'' prenda il sopravvento anche nei due Poli,costringendo Berlusconi e Rutelli ad aprirsi al dialogo con i loro sostenitori. Alla sua seconda giornata di lavori, dall'Assemblea nazionale dei Radicali e' quindi emerso un dato che non avvicina, ma semmai la allontana la possibilita' di un incontro elettorale col centro destra o col centro sinistra.

Insomma - ha sottolineato Pannella - non ci sono scelte politiche da fare perche' ''siamo di fronte ad un regime di partiti che deve essere abbattuto''

Per i radicali l'obiettivo di eleggere una pattuglia di parlamentari e' solo ''un'esigenza tattica'', una scorciatoia per arrivare prima possibile all'abolizione del ''regime''. I lavori di oggi sono stati caratterizzati dagli interventi di Emma Bonino e Marco Pannella, entrambi ''molto duri'' nei confronti di Polo e Ulivo:ad entrambi sono piovute addosso critiche pesantissime, ma ben dosate, senza vinti ne' vincitori. Cosi' Marco Pannella ha descritto Berlusconi come un ''pallone gonfiato, uno zeppelin'',mentre all'Ulivo e' toccata l'accusa di essere ''un groviglio di rottami''.

In definitiva Lista Bonino, Club Pannella e Rosa nel pugno restano per ora tutti a guardare. Per ottenere una ''pattuglia tattica'' di parlamentari si pensa comunque di presentarsi alle elezioni sul proporzionale, sempre che la consultazione online dei militanti confermi questa scelta. Ma non e' neppure escluso,come lo stesso Pannella ha lasciato intendere - che si tenti di raccogliere anche le firme per il maggioritario. In questo caso,evidentemente, l'obiettivo non sarebbe eleggere radicali in Parlamento, perche' non avrebbero nessuna probabilita' di riuscirci, ma intervenire negli assetti politici ''del regime''.

Sempre che nel frattempo non arrivino proposte elettorali concrete, da uno dei due Poli di ''regime'', non importa se da destra o da sinistra.

 
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