Da un alncio del'agenzia Ansa delle ore 16.08CHIANCIANO TERME (SIENA), 15 OTT - Ultimo giorno di lavori dell' assemblea nazionale radicale: nessun nodo politico e' stato sciolto e in primo luogo quello della scelta di campo per le prossime elezioni. E' stata, invece, l' occasione di una lunga carrellata di invettive contro il Polo, reo di xenofobia e razzismo.A scatenare le ire della Rosa nel pugno e' stata la discussa moschea di Lodi. Primo a sferrare l' attacco, Marco Pannella ha paragonato Bossi, Fini e Berlusconi alla figura del ''topo morente che preannuncia la peste''. Il male bubbonico e' stata metaforicamente identificato dal leader carismatico dei radicali con ''il nascente razzismo'' che ormai dilagherebbe in tutto il Polo. Per Pannella, la guerra ai musulmani nel nord Italia sarebbe solo ''premonitrice di una gravissima peste che potrebbe
uccidere i diritti umani e il pluralismo del nostro Paese''. Insomma, quello del Polo e' un atteggiamento decisamente ''nazistoide'' da denunciare pubblicamente.
Emma Bonino, intervenendo dal palco dell' assemblea, e' tornata poco dopo sull' argomento per chiamare in causa direttamente Gianfranco Fini, ben felice, in un' intervista pubblicata stamane da un quotidiano, di aver ''addomesticato'' Umberto Bossi. ''E' vero - gli ha replicato l' ex commissario europeo - Bossi ha indossato il tricolore, ma sotto quella bandiera c' e' una carica inaudita di razzismo''.
Emma Bonino ha contestato, al di la' dell' episodio di Lodi, la ''filosofia'' che sta dietro alla campagna elettorale di fatto gia' avviata dal Centrodestra: ''Fanno leva sulla paura della gente; altro che Casa delle liberta'''.
La platea dei radicali e' del resto molto sensibile ai problemi del razzismo, al punto che centinaia sono le e-mail inviate al sito www.radicali.it per protestare contro quanto sta accadendo a Lodi. Non sono mancati i telegrammi di solidarieta' letti con qualche enfasi dalla tribuna: Emilia, nata e vissuta per quasi tutta la vita in un paese musulmano e oggi tornata in Italia in eta' matura, ha fatto sapere che partecipera' alla costruzione della moschea, distribuendo viveri agli operai. Anche Lucio Berte', un militante lombardo, ha scritto un telegramma per informare che non era presente a Chianciano
perche' impegnato a difendere i diritti dei musulmani. Anche lui e' pronto a lavorare gratuitamente nella costruzione della mosca.L' impegno antirazzista e' di vitale importanza per un movimento che ha dato vita a un Partito Radicale Trasnazionale, in queste ore impegnato in un duro contenzioso con la Russia, che pretenderebbe di espellerlo dall' Onu. Marco Pannella ha invitato tutti gli intellettuali italiani e i mass media a difendere la causa del partito trasnazionale.