Dichiarazione di Marco Cappato e Daniele Capezzone:
Roma, 18 ottobre 2000 - "Ieri sera, con l'unica eccezione rappresentata dal TG3 delle 19.00 (e com'è noto, in questi casi, le eccezioni servono a confermare la regola e a renderla più forte), tutti i telegiornali pubblici e privati hanno completamente censurato la presa di posizione del Presidente del Consiglio Giuliano Amato, che aveva voluto ricordare Antonio Russo, e insieme aveva menzionato la vicenda del Partito di Antonio Russo, quel Partito Radicale Transnazionale che tra poche ore, per mano russa e con accuse da KGB, rischia di essere espulso dall'ONU. Evidentemente colpevole di aver affrontato argomenti "vietati", anche il Presidente Amato è stato dunque trattato come un radicale, e silenziato proprio con metodi da KGB. E' un'altra pagina di vergogna scritta dal cosiddetto "servizio pubblico" e dai suoi "concorrenti" -nel peggio e per il peggio- privati".