Dichiarazione di Daniele Capezzone, della Direzione dei Radicali:
Roma, 18 Ottobre 2000- "Il comportamento di Riccardo Cristiano non è solo grave: è anche -e soprattutto- emblematico di un certo modo di "fare giornalismo" piuttosto diffuso -c'è da temere- tra i corrispondenti della Rai, dall'ex Jugoslavia al Medio Oriente.
Al di là di altre considerazioni di carattere - come usa dire- deontologico, sorge un interrogativo: questo "giornalista" del "servizio pubblico" ha agito da corrispondente della Rai in Palestina o da corrispondente del regime palestinese presso la Rai?
La vicenda di oggi, insomma, ci aiuta a capire perché, da questi "inviati" nelle zone calde, quasi mai venga fuori non dico uno scoop, ma anche solo una notizia sgradita ai regimi che li ospitano. Che li ospitano, appunto".