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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 21 ottobre 2000
TARIFFE TELEFONICHE

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

I COSTI ALL'INGROSSO CALANO, MA NON AL CONSUMO: DAL MONOPOLIO ALL'OLIGOPOLIO

Firenze, 21 ottobre 2000. La notizia e' ormai del 18 ottobre scorso: l'Autorita' per le telecomunicazioni ha approvato l'offerta di interconnessione di TelecomItalia, cioe' i costi che gli altri operatori dovranno pagare al gestore monopolista per usufruire della cosiddetta sua rete, e ci sono riduzioni medie del 15-20% rispetto ai costi precedenti.

Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

E' una notizia che e' rimasta un po' li', senza provocare niente, soprattutto, a distanza di alcuni giorni, senza che nessun operatore non-Telecom annunciasse una diminuzione delle sue tariffe al consumo. Siamo sicuri che, se si fosse trattato di un aumento, ne avremmo sentite di tutti i colori, con urla contro l'arroganza di Telecom e l'accondiscendenza dell'Autorita' del prof.Cheli, denunce a tutti i Tar possibili e immaginabili, con levata di scudi dell'opposizione al Governo e di quelli che nel Governo sono obbligati a fare il bastian contrario d'ordinanza.

Ma cosi' non e' stato, perche' le vittime di questa nuova situazione non sono lo Stato o non hanno il controllo o le azioni in questo o quell'altro operatore piu' o meno privato: sono solo i consumatori che, di questa nuova situazione, non ne usufruiscono, ma continuano a pagare quanto e come prima.

Il bluff, che denunciamo da tempo, continua ad essere in atto. Altroche' privatizzazioni e liberalizzazioni, altroche' mercato con il gioco della domanda e dell'offerta: e' tutto e solo OLIGOPOLIO, con lo Stato imprenditore che tira le fila e dispensa ordini a privati e a se stesso, creando vantaggi solo per la grande corporazione, in questo caso della telefonia, e facendo leva e fede non su consumatori consapevoli e liberi di scegliere, ma su sudditi pagatori senza alternative.

Liberi tutti di capitalizzare o mettere sul mercato queste migliori condizioni, ma non ci si venga a raccontare le favole su un futuro che sarebbe tra noi: pur se sudditi, siamo adulti e vaccinati.

 
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