Roma, 3 nov. - Infuria la polemica sulla pillola del giorno dopo? I Radicali rilanciano, come e' nel loro stile, ed annunciano che si batteranno per l'ingresso in Italia della pillola RU486, questa si' pillola abortiva, in vigore nella gran parte dei Paesi europei e in Francia da dieci anni.

"Non e' una novita' - dice Emma Bonino in una conferenza stampa presso la sede dei Radicali - che la Chiesa non conviva bene con le ricerche scientifiche. Siamo arrivati alla sacralizzazione dei feti, degli embrioni, degli zigoti".

"Sono toni, materie, dibattiti, che questo Paese ha gia' sopportato e sepolto - incalza Emma Bonino - con tanti referendum ed e' davvero abbastanza sconcertante tornare ai tempi ed ai toni di Fanfani ed Almirante, che sonostati sconfitti in questo Paese".

I Radicali dunque rilanciano, preannunciando battaglia sulla RU486, "una pillola abortiva", dice la Bonino. "Chiediamo semplicemente - aggiunge - visto che l'aborto e' ampiamente legalizzato nel nostro Paese ed avviene per raschiamento o aspirazione come tutti sanno, e che in undici Paesi europei la ricerca scientifica permette che sia usata una pillola (e quindi uno strumento medico, molto meno invasivo, molto meno violento dell'aborto chirurgico), che questa pillola venga utilizzata anche dalle donne italiane". "Non si capisce perche' - continua - noi dobbiamo soffrire di piu' rispetto alle donne europee".

Ma come la mettiamo con la Chiesa? "La Chiesa puo' predicare evidentemente ai credenti - perche' nessuno obbliga a abortire, per essere chiari - quello che noi chiediamo e' che chi, invece, ha scelto di abortire, non debba anche farloa con dolore, visto che la scienza consente anche di abortire in un altro modo. A chi questa scelta fa, noi riteniamo sia doveroso mettere a disposizione i ritrovati della ricerca

scientifica come avviene in gran parte di Europa".

L'appuntamento dei Radicali per lanciare questa nuova battaglia e' per domani alle 17 in Piazza Campo dei Fiori.