Come è facile, anzi ovvio, essere assennati, my god!Alcuni radicali storici ricorderanno Ida Sacchetti. Negli anni 50-60, era una militante nonviolenta, capitiniana, ma soprattutto radicale. Partecipava alle nostre manifestazioni. Ma era anche una insegnante elementare, profondamente coinvolta nella problematica pedagogica della scuola, col Movimento di Educazione Civica, e altro... Bravissima, consultata in varie sedi pedagogiche etc. Chiacchieravamo a lungo di cose scolastiche. Lei mi insegnava molte cose, e forse qualcosa le ho insegnato anch'io. Chi può saperlo? (Lei è morta, anni fa, in un incidente, a Praga). Non mi ricordo però che tra me e lei ci fosse questa abissale incomprensione, separazione, differenziazione, esclusione, confusione, alienazione di cui si va chiacchierando. Anzi.
Questa idea di ricnhiudere gli insegnanti elementari nel loro piccolo ghetto separato, etc., è peggio che medievale.
In fondo, anche Mussolini aveva il solo diploma magistrale. Ma non si è sentito escluso, separato, etc. E' diventato, con quel diploma, capo del governo. Senza nemmeno bisogno della riforma di quell'incompetente di De Mauro, uno che la scuola non sa nemmeno dove sia, di fronte al pozzetto di scienza di Panebianco.