Se nelle intenzioni dei radicali c'e' quella di legalizzare la RU486 (benvenuti! Dimenticoni ....), mi sembra inutile e controproducente andarlo a chiedere ad uno Stato straniero, come il Vaticano, e a quei parlamentari che sono andati a genuflettersi in occasione del Giubileo dei parlamentari.Pura manifestazione autogratificantesi e rivolta ai propri intimi.
L'unico interlocutore e' il ministro della Sanita' e, molto lontanamente, il Parlamento. Il resto e' inutile.
Altra cosa, invece, il preservativo (che se si vuole promuoverlo chiedendolo al Vaticano, proprio non va messo insieme alla RU486), perche' e' l'occasione per denunciare le politiche vaticane in sede Onu, che -votando grazie al suo status al pari di altri Stati, e non solo ONG come le altre confessioni religiose- bloccano la promozione di questo semplice strumento di diffusione dell'Hiv/Aids: un vero e proprio omicidio in nome della fede religiosa, cosi' come le crociate di un tempo.
Stesso discorso andrebbe fatto per il blocco vaticano sull'uso dell'aborto nelle zone disperate del mondo, ma non chiedendogli di legittimare cio' che per lui e' un omicidio, ma evitando che se ne occupi con potere di voto.
Ma proprio la RU486, li' con quegli striscioni, non c'entra nulla.
Chi volesse approfondire la questione Ru486, vada qui
http://www.aduc.it/RU486/RU486.html