Nel testo inserito qui da Donatella, tratto da Avvenire, vi era pero' una annotazione, una frase molto interessante. A mio parere da cogliere, ma che non e' stato consentito cogliere qui per via della veemenza delle peraltro poche reazioni registrate.Il fast food non e' cattolico perche' non e' comunitario, diceva uello, e quindi e' protestante perche' individualista, come e' individualista e individuale il rapporto tra il protestante di tipo luterano e il divino.
Beh, la cosa non e' mera propaganda, ma piu' profonda, e soprattutto, se possibile, piu' interessante.
La minaccia del fast food viene individuata dai cattolici con intellienza, e guardando alla chiesa come potere, piu' che al senso teologico della cosa.
Almeno questo dalle righe lette qui.
E la glossa di Vernaglione, per quanto dotta, non coglie il senso, e pure la pericolosita', della cosa.
Perche' vi e' aggressivita', non nei confronti del fast food...