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Conferenza Rivoluzione liberale
Manfredi Giulio - 9 novembre 2000
INTERROGAZIONE a risposta orale in Commissione
Oggetto: CODICE DI BUONA PRATICA AGRICOLA

I sottoscritti consiglieri regionali,

Premesso che:

La Direttiva 91/676/CEE (Direttiva Nitrati) impone agli stati membri l'adozione di uno o più CODICI DI BUONA PRATICA AGRICOLA, applicabili a discrezione degli agricoltori, e la predisposizione di un programma per la formazione e l'informazione degli operatori al fine di promuovere l'applicazione del/dei codici;

L'allegato II della suddetta direttiva individua il/i codici di buona pratica agricola come uno dei mezzi per "ridurre l'inquinamento da nitrati tenendo conto delle condizioni esistenti nelle varie Regioni della Comunità";

La Legge 22 febbraio 1994 N 146 delega alle Regioni il " Predisporre in relazione alle caratteristiche del territorio, ed in rapporto tra numero dei capi e superficie disponibile, codici di buona pratica agricola che consentano lo spandimento delle deiezioni zootecniche e la fertilizzazione senza la necessità di preventive autorizzazioni " ed il " Predisporre programmi di formazione per gli agricoltori, a valere sulle risorse comunitarie concernenti la formazione agricola ";

Un "Codice di buona pratica agricola per la protezione delle acque dai nitrati" ed una allegata "Guida alla lettura ed interpretazione del codice di buona pratica agricola per la protezione delle acque dai nitrati" sono stati prodotti nel 1995 nell'ambito del progetto PANDA (Produzione Agricola Nella Difesa dell'Ambiente) del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali;

Il codice di buona pratica agricola è stato approvato con il Decreto Ministeriale del 19 aprile 1999, divenendone parte integrante;

Il Decreto Ministeriale 19 aprile 1999 invita le Regioni ad integrare il codice "in relazione alle esigenze locali, fermi restando i criteri e le indicazioni fissate";

Il D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, all'art. 19, invita le regioni ad integrare il codice "stabilendone le modalità di applicazione" e impone la predisposizione e l'attuazione di "interventi di formazione e di informazione degli agricoltori sul codice di buona pratica agricola";

Il codice suddetto reca criteri ed indicazioni di validità nazionali e deve essere integrato dalle Regioni che presentano condizioni ambientali peculiari e che possono necessitare di codici di buona pratica agricola su altri aspetti agronomici;

La buona pratica agricola è la base di ogni rapporto corretto fra agricoltura ed ambiente ed il primo passo è la conoscenza da parte degli agricoltori delle pratiche agricole meno impattanti.

Interrogano l'Assessore all'Agricoltura per sapere se:

Siano stati approntati un codice di buona pratica agricola per la protezione delle acque da nitrati con valenza regionale, come previsto dalla Legge 146/94, dal D.M. 19 aprile 1999 e dal D.Lgs. 152/99;

Siano stati approntati codici di buona pratica agricola relativamente a temi quali le pratiche irrigue (molto importanti a livello regionale per il costante abbassarsi delle falde), le fertilizzazioni con fosforo (elemento altamente inquinante), l'uso di fitofarmaci;

Siano stati effettuati programmi ed interventi di formazione e di informazione degli agricoltori sul/sui codici di buona pratica agricola, come imposto dalla 152/99, anche tramite le associazioni di categoria, incontri e convegni;

Il/i codice/i di buona pratica agricola sia/siano disponibile/i sul sito internet della Regione.

Bruno MELLANO Carmelo PALMA

 
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