L'oscurantismo della scuola obbligatoria di Stato, riesce ad alimentarsi solo calpestando i diritti dei piu' deboli, valorizzando quelli dei piu' forti: esistono, cioe', i diritti degli insegnanti a scegliere i libri, mentre gli studenti devono solo subire, e senza possibilita' di alternativa.Fatto salvo, per carita', il diritto degli insegnanti a scegliere i testi su cui comunicare la loro scienza, questo pero' bisticcia con il diritto degli studenti a poter, a loro volta, scegliere. E allora? Per Bandinelli si fa prevalere il diritto del piu' forte. Come uscirne? Cantando l'ode allo statalismo e mettendo in soffitta i principi e le pratiche che -altrove- si dice di voler far prevalere (Bandinelli-style)? O rimettendo tutto in discussione dalle fondamenta (obbligo di Stato), proprio perche' le attuali si basano non sulla convivenza dei diritti, ma sulla sopraffazione di uno sull'altro?
Lunga la strada, stretta la via, ma non confondiamo la liberta' con l'autoritarismo, per giunta di Stato.