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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rita - 21 novembre 2000
PILLOLA DEL GIORNO DOPO E RU486: SILENZIO STAMPA

L'ordine del giorno che segue è stato approvato ieri (20 novembre '00) dal Consiglio Comunale di Roma con 26 voti a favore e 13 contrari.

E' stato firmato, oltre che da me che l'ho proposto, da Luisa Laurelli (presidente Consiglio Comunale), Dario Esposito, (capogruppo dei Verdi) Patrizia Sentinelli (Rifondazione Comunista) Luigi Nieri (capogruppo Rifondazione Comunista), Nicola Galloro, (DS), Monica Cirinnà (Verdi), Daniela Monteforte (DS), Adriana Spera (Rifondazione Comunista)

Ieri solo un quotidiano, "Il Giornale", riportava la notizia che il Consiglio Comunale avrebbe discusso l'Odg: era l'occasione per scrivere che il consigliere Stefano De Lillo di Forza Italia aveva presentato un ordine del giorno contrapposto al mio. Oggi il Giornale tace. Ma, ancora più significativo è che tacciano tutti i quotidiani di sinistraà forse per non arrecare troppo disturbo al Sindaco Rutelli, ieri come sempre assente in Consiglio. Onore al quotidiano cattolico L'Avvenire che, almeno, dà la notizia.

ORDINE DEL GIORNO

Prima firmataria: Rita Bernardini

Considerato

" che il Ministro della Sanità ha finalmente autorizzato la vendita nelle farmacie della cosiddetta "pillola del giorno dopo";

" che tale contraccettivo è già da tempo in uso in moltissimi paesi della Comunità Europea;

" che per avere efficacia la pillola deve essere assunta a non più di 72 ore dal rapporto sessuale a rischio;

" che tale metodo contraccettivo consente di evitare il ricorso ad un'interruzione volontaria di gravidanza;

Considerato altresì

" che la pillola RU486 - che non ha nulla a che vedere con la pillola del giorno dopo - è un metodo di interruzione volontaria della gravidanza già adottato in numerosi Paesi della Comunità europea;

" che l'art. 15 della legge 194 auspica "l'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza";

" che in Francia - il paese che per primo ha adottato la RU486 - le donne preferiscono questo metodo piuttosto che ricorrere all'aborto chirurgico;

" che, sempre in Francia, da quando è in uso la RU486, gli aborti sono diminuiti del 30 per cento;

" che, purtroppo, il farmaco non è ancora registrato in Italia;

Il Consiglio Comunale di Roma

1) si impegna a vigilare affinché in tutto il territorio del Comune le donne abbiano accesso alla cosiddetta "pillola del giorno dopo" senza doversi sottoporre a umilianti pellegrinaggi che potrebbero vanificare l'efficacia del farmaco, visti i ridottisimi tempi in cui deve essere somministrato;

2) si impegna a richiedere al Ministero della Sanità l'immediata registrazione del farmaco per l'interruzione volontaria della gravidanza, denominato RU486

 
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