Roma, 25 novembre 2000
"Ma che bel coro di "demis-vierges", quante oscene verginelle sono d'un tratto attente alle buone maniere istituzionali, che latrano come cagnette, contro Storace, e "quindi" contro il Polo, e "quindi" contro gli scostumati marrani che vilipendono la Seconda Carica dello Stato!
Costoro hanno in genere fatto e subìto, sul piano del buon costume e del malaffare, tutto e più di tutto.
Dai tempi dell'assassinio della legalità costituzionale, e di Aldo Moro, a quelli dei Presidenti della Repubblica quotidianamente rei di alto tradimento, ad una Corte costituzionale dedita a riempire foibe di legalità di democrazia, di civiltà, al perenne attentato in corso ai diritti civili e politici, ad uno stato italiano considerato ormai dalla giurisdizione comunitaria come "delinquente abituale", eccoli qui, tutti, a gridare allo stupro alla missiva irriguardosa contro la seconda personalità dello Stato !
Ce ne spiace; anche perché il Presidente Mancino è stato per lustri (doverosa eccezion fatta per il Presidente Ciampi) forse il meno detestabile fra i titolari dei palazzi del potere romani.
Ma se anche un Presidente della regione Lazio avesse mutuato o mutuasse dalla grande e nobile tradizione militare d'Europa un bel " messieurs les presidents:merde!!!", sarei e sono più dalla sua parte che da quella delle mezze-vergini che lanciano urla spaventate dagli harem che abitano e che chiamano Stato o democrazia".