Roma, 27 Novembre 2000. "Noi ci battiamo da decenni, ormai, per la legalizzazione delle droghe. Con questa misura verrebbero meno, tra l'altro, i profitti dei narcotrafficanti e vi sarebbe una diminuzione della criminalità sia di quella organizzata che di della cosiddetta 'micro' (scippi e rapine che creano insicurezza ed allarme sociale). Con la legalizzazione, inoltre, sarà possibile salvare migliaia i giovani dalla morte certa per Aids o altre malattie connesse al consumo di droghe proibite".
Così Emma Bonino, alla vigilia della Conferenza di Genova sulla droga si è espressa a Radio Radicale. "Abbiamo cercato in un convegno da noi organizzato a Roma venerdì scorso, di far conoscere le esperienze tedesche, svizzere e spagnole che tentano di introdurre elementi nuovi che vadano oltre la cieca ed ideologica guerra proibizionista, ma non hanno avuto alcun rilievo su stampa e tv, mentre crediamo che sia importante che i cittadini sappiano ciò che accade al di fuori dell'Italia. Non esiste una soluzione miracolosa a meno che non ci sia ancora qualcuno, come Arlacchi, che pensa ad un mondo a droga zero. Come il sogno di avere un mondo a prostituzione zero. Sono illusioni proibizioniste su fenomeni sociali. L'esperienza ci dice che la legalizzazione dell'alcol non ha portato affatto ad un aumento del consumo. Passando dall'illegalità alla legalità si è, anzi, potuto finalmente misurare il fenomeno esattamente come è successo con l'aborto".