Dichiarazione di Ignazio Marcozzi Rozzi, Presidente dell'agenzia delle tossicodipendenze di Roma, e di Carla Rossi , ordinario di statistica matematica all'Università di Roma Tor Vergata:
Genova, 28 novembre 2000
"Eccezionale presa di posizione del Ministro alla Sanità prof. Umberto Veronesi alla Conferenza Nazionale sulle Droghe a Genova. Con un approccio scientifico e umanitario, nel suo intervento e nelle interviste, ha difeso e rilanciato l'intero impianto delle cure farmacologiche e non, in tema di tossicodipendenza. L'ha fatto basandosi su evidenze scientifiche dimostrate (e mostrate in sala da grafici) riguardanti la morbilità, la mortalità e l'efficacia delle cure farmacologiche sostitutive disponibili (metadone e buprenorfina), chiedendo per tali cure dosi adeguate e periodi prolungati, incluso il mantenimento.
Veronesi si è dichiarato nettamente contrario alla detenzione dei tossicodipendenti, che sono malati da curare e aiutare. In questo contesto, grande valore egli ha dato a tutte le forme di contatto precoce e prevenzione dei rischi e dei danni quali le unità di strada e i centri di bassa soglia. Altrettanta grande apertura alla sperimentazione sotto controllo medico del farmaco eroina, chiarendo che il ministero sta studiando sia il modello svizzero che quello olandese per poterlo adattare in Italia.
Veronesi ha espresso, infine, una sdrammatizzante posizione, corroborata da evidenze scientifiche, sui danni da consumo delle cosiddette nuove droghe, indicando la necessità che siano analizzate direttamente nei luoghi di consumo; egli ha, altresì, fatto una distinzione nettissima dei pericoli, immensamente diversi, tra queste sostanze e le droghe pesanti (eroina).
Ci attendiamo che nei prossimi giorni il ministro Veronesi passi dalle parole ai fatti: per esempio, è ancora possibile per lui, prima della fine della legislatura, preparare le basi di una sperimentazione di "distribuzione controllata di eroina ".