15 Dicembre 2000 - "I giornalisti che sono oggi stati censurati o comunque colpiti dall'Ordine del Lazio, lo sono stati perché -magari per una volta- hanno adempiuto al loro dovere professionale in modo onesto e rispettoso della verità e della realtà. Io mi auguro che tanti smettano di mormorare e deplorare sterilmente. Se ne vadano dall'Ordine, con gli atti di disobbedienza civile che da tempo avrebbero già dovuto compiere".