COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
URL: http://www.aduc.it
mailto aduc.it@aduc.it
Tel.055290606 - 0552302266
MOLTI PREZZI CONTROLLATI AUMENTANO PIU' DELLA MEDIA ISTAT, CHE QUINDI E' A CERTI LIVELLI SOLO GRAZIE AI PREZZI LIBERI: DOVE C'E' STATO NON C'E' CONVENIENZA PER I CONSUMATORI.
Firenze, 19 Dicembre 2000. L'Istat ha pubblicato l'indice nazionale dei prezzi al consumo per il mese di novembre 2000. Rispetto allo steso mese dell'anno scorso registra un aumento del 2,7%, mentre rispetto al mese di ottobre e +0,3%, e sui dodici mesi l'indice medio e' del 2,6%.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Quello che piu' salta agli occhi, leggendo con piu' attenzione le cifre scorporate per capitoli di spesa, e' la loro differenza con gli aumenti dei rispettivi servizi che sono erogati sotto il controllo dello Stato. Ne viene fuori un quadro sconsolante: dove c'e' la mano pubblica gli aumenti sono piu' alti, per cui, se la media Istat e' quella che e', vuol dire che lo deve ai servizi erogati dai privati che, essendo a costi piu' bassi, impediscono che il costo del pubblico sia quello medio dominante.
Crediamo che i nostri governanti siano ben coscienti di questua situazione e, ufficialmente dicono che vi stanno ponendo rimedio (non si trova un personaggio di Governo, in qualunque settore, che non dica serenamente che e' in atto una grande politica di privatizzazione e liberalizzazione dell'economia, a tutto vantaggio dei consumatori), ma lo stanno facendo solo cambiando i nomi e gli assetti societari alle aziende che gestiscono i piu' importanti servizi per la comunita', facendo molta cura che la proprieta' rimanga nelle loro mani o -quantomeno- sotto il loro controllo .... e i risultati sono questi, a danno delle tasche dei consumatori. Vediamo un po' di numeri.
- capitolo di spesa: abitazione, acqua, elettricita' e combustibili -media annuale Istat di aumento +5,6%. Alcuni dei prezzi controllati dallo Stato che rientrano in questo capitolo, invece, hanno questi aumenti: elettricita' +8,1, gas di erogazione +10,9.
- capitolo di spesa: trasporti -media annuale Istat di aumento +4,1%. I prezzi dei biglietti ferroviari aumentano invece, mediamente, del 5,2%, che e' il frutto dell'adeguamento all'inflazione con l'aggiunta del "price cup" (premio per il rispetto dei parametri di qualita'): cioe' lo Stato ha scientificamente programmato che, chi fa il suo dovere (rispetto degli impegni) sia premiato oltre l'inflazione e -guardacaso- oltre la media degli aumenti del settore ... roba da privilegi di una burocrazia sovietica dei tempi andati.
- capitolo di spesa: comunicazioni -media annuale Istat di diminuzione -3,7%. Le tariffe telefoniche controllate diminuiscono, invece, di solo un -2,8%.
- Capitolo di spesa: ricreazione, spettacoli e cultura -media annuale Istat di aumento +0,5%. Le tariffe dell'ingresso ai musei sono aumentate del +2,6%
- Capitolo di spesa: istruzione -media annuale Ista di aumento +2,4%. Le spese per l'istruzione secondaria sono aumentate del +2,6%