Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino:
"Come era scontato ma in pochi avevamo denunciato fin dal principio, la nuova legge sulle Fondazioni bancarie ne ha confermato, se non aggravato, la natura partitocratica e spartitoria. Senza ormai più alcuna remora, i quotidiani italiani fanno il resoconto delle nomine nel Cda della più grande tra le Fondazioni, la Cariplo, parlando di "accordo" tra polo ulivo e di "equilibrio" tra centro destra e centro sinistra.
Attraverso la Fondazione Cariplo i partiti mettono definitivamente le mani su una partecipazione strategica nel principale gruppo bancario italiano, Banca Intesa, rinnovando una aggressiva campagna di ri-occupazione del sistema bancario italiano che passa per l'occupazione sistematica dei posti chiave in tutte le altre fondazioni.
Ma la spartizione tra Casa delle Libertà (Lega compresa) e Ulivo va denunciata non solo per i guasti che si appresta a fare nel settore bancario italiano, che resterà anche per questo un mercato chiuso e assai poco concorrenziale, ma anche e soprattutto per lo stravolgimento del settore No-Profit che la gestione dei proventi multimiliardari delle Fondazioni produrrà. Quale che sia la qualità personale di molte delle persone nominate, ci si appresta ad una gestione discrezionale e clientelare di migliaia di miliardi che secondo legge verranno destinate a finanziare investimenti nella sanità, nella cultura, nell'assistenza, e così via. L'ipoteca statalista e partitocratica delle Fondazioni è destinata a d impedire lo sviluppo di un "terzo settore" che sia effettivamente svincolato ed alternativo al più scontato e inquinato assistenzialismo di stato.
Le fondazioni bancarie non possono essere riformate, vanno liquidate".