Da un lancio dell'agenzia Agi delle ore 17.58Roma, 21 dic - Conferenza stampa dei radicali contro Bruno Vespa. Emma Bonino, Marco Cappato e Daniele Capezzone hanno convocato i giornalisti nella loro sede di Via di Torre Argentina per comunicare i dati a loro disposizione.
Il "dossier Vespa" preparato dai radicali contiene le seguenti cifre: "Durante la sua direzione (dal 7 agosto del 1990 al 3 febbraio del 1993) il Tg1 delle 20 ha concesso ai radicali solo 3 minuti e 56 secondi di interviste su un totale di 25 ore e 33 minuti per una percentuale dello 0,25%. La trasmissione 'Porta a porta' (dal primo gennaio del 1997 al 18 dicembre del 2000) ha dato ai radicali uno spazio di 5 ore e 45 minuti su un totale di quasi 187 ore di interviste politiche per una percentuale di poco superiore al 3%. La percentuale si riduce all'1,16% - continuano i radicali - se si escludono gli interventi non imposti dagli obblighi di campagnaelettorale".
"Sono dati che parlano da soli - commenta Emma Bonino - Vespa una volta mi disse che la presenza deve essere proporzionale ai deputati. Ma se questo fosse il criterio, allora nel 1994 Berlusconi non avrebbe dovuto avere neppure uno spazio...".
Bonino conferma che "i radicali hanno denunciato Vespa in sede penale per attentato ai diritti politici dei cittadini e abuso d'ufficio ed hanno chiesto in sede civile un risarcimento dei danni pari a 5 miliardi di lire. Otto denunce sono state inoltre depositate presso l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni".
"Vespa - aggiunge Bonino - interviene inoltre in moltissime trasmissioni e si e' assicurato una serie di passaggi televisivi degni di un primo ministro. Ma Vespa - domanda Emma Bonino - quanti deputati ha?".
"Ad ogni modo - conclude Bonino - dopo i fuochi d'artificionulla cambiera' per la democrazia nell'informazione. Vespa conterra' il suo entusiasmo azzurro, Veltroni verra' invitato con un suo 'pallottoliere' fornito dalla Rai e, passata la bufera, tutto continuera' come prima.
VESPA: DOSSIER RADICALI, IN TV PIU' PRESENTE DEL PREMIER
BONINO, 192 PRESENZE IN 4 ANNI AL NETTO DELLE SUE TRASMISSIONI
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 18.09
Roma, 21 dic. - ''L'Italia ha scoperto Bruno Vespa.O meglio, i falsi indignati sembrano averlo scoperto solo ora. Ma il vero caso Vespa e' quello che riguarda la promozione di se stesso. Ha collezionato una serie di interventi in tv degna di un primo ministro e questo al netto delle sue trasmissioni''. I radicali tornano all'attacco di Bruno Vespa, con un dossier che ripercorre, oltre alle esigue presenze dei radicali durante la sua direzione del Tg1 (lo 0,25%) e durante quattro edizioni di 'Porta a Porta' (l'1,16%), le presenze televisive collezionate dal giornalista negli ultimi quattro anni.''Dal primo gennaio 1997 al 18 dicembre 2000 -hanno spiegato oggi in una conferenza stampa Emma Bonino, Marco Cappato e Daniele Capezzone- Vespa e' stato l'esponente politico che piu' ha esternato in tv e forse potrebbe utilmente candidarsi a premier visto che gli italiani conoscono il suo pensiero su tutto lo scibile umano''. Dal 7 agosto del '90 al 3 febbraio del '93, ovvero nel periodo in cui Vespa ha diretto il Tg
1, i radicali hanno totalizzato, ha sottolineato Capezzone, 7 interviste su 2.044, per un totale di 3 minuti e 56 secondi a fronte di un totale di oltre 25 ore'' e, in quattro anni di 'Porta a porta', ''23 interventi su 1.237, ma di questi -ha aggiunto- solo 5 sono stati inviti al di fuori degli obblighi imposti da campagne elettorali o referendarie''.
''Vespa -ha aggiunto la Bonino- ci ha sempre spiegato che la nostra presenza doveva essere proporzionale al nostro peso in Parlamento. Noi abbiamo sempre risposto che, se cosi' fosse,Berlusconi nel '94 non sarebbe mai apparso in tv perche' non aveva deputati. Ma vorremmo capire quanti deputati ha Bruno Vespa per poter apparire in tv, al di fuori delle sue prestazioni professionali, 192 volte negli ultimi quattro anni. Di queste 59 riguardavano la presentazione dei suoi libri (vorrei sapere quale scrittore italiano gode dello stesso trattamento) e le altre qualsiasi altro argomento: da Sanremo al superenalotto, dal suo ruolo di padre al rapporto tra vino a politica''. ''Manca all'appello -ironizza Capezzone- solo la presenza di Vespa per il segnale orario e le previsioni del tempo. Ma confidiamo nel futuro...''.
Cosi', in attesa di conoscere l'esito di due denunce presentate a carico del giornalista (una civile e l'altra penale), e di fronte all'''immobilismo dell'Authority, sulla cui attivita' e' meglio stendere un velo pietoso'', i radicali mettono in guardia rispetto al pericolo che il caso sollevato in questi giorni si risolva ''a panettone e spumante, complice qualche altra presentazione del suo libro''.''Temiamo -prosegue Emma Bonino- che tutto finira' con una sua promessa di moderare il suo entusiasmo azzurro e magari con la promessa a Veltroni di poter portare in trasmissione il pallottoliere o i trasferelli...''. Intanto, i radicali stanno per avviare una nuova iniziativa giudiziaria, questa volta contro il libro di Vespa. Per quello che il giornalista scrive sulle alleanze dei radicali conil Polo e con D'Alema.
RAI: BONINO, VESPA E' SIMBOLO DEI PROBLEMI DELL'INFORMAZIONE
Da un lancio dell'agenzia Ansa delle ore 19.15
ROMA, 21 DIC - Bruno Vespa ''e' l'espressione piu' evidente dell'esistenza, nel nostro Paese, di un problema informazione''.La pensa cosi' Emma Bonino, che ha presentato oggi un ''Dossier Vespa'', confezionato dai radicali per denunciare soprattutto la sovraesposizione del giornalista televisivo,''piu' presente e conosciuto di un presidente del consiglio''.
Tra il '97 e il 2000, hanno monitorato i radicali (il lavoro, e' stato fatto notare, e' antecedente alle polemiche di questi giorni) Vespa ha accumulato un record di 192 presenze in video o in voce nei programmi Rai Mediaset e Tmc. E per 59 volte, ha fatto notare Bonino, ''si trattava di presentazioni di suoi libri''.
Il dossier su Bruno Vespa si articola in tre sezioni. La prima e' dedicata al periodo (tra il '90 e il '93) in cui il giornalista e' stato direttore del Tg1, la seconda ai 4 anni di conduzione di 'Porta a Porta', mentre la terza, ''quattro anni di Vespa'', contiene il monitoraggio delle presenze televisive o radiofoniche del giornalista al di fuori degli spazi dei quali e' direttamente curatore e conduttore''.
I dati raccolti nella prima sezione riguardano il rapporto Vespa-Radicali e, in particolare, lo spazio che e' stato concesso, nell'arco di quei tre anni, agli esponenti del partito della Bonino. ''In sostanza - ha spiegato Daniele Capezzone - in circa 900 giorni di programmazione, su un totale di 2044 interviste politiche, per un tempo di 25 ore e mezzo di trasmissione, ai radicali e' stato consentito in tutto di intervenire per 7 volte, per un tempo complessivo di 3 minuti e 56 secondi, ovvero una media di un intervento ogni 128 giorni o,se si preferisce, di circa 8 secondi al mese''.
La stessa impostazione vale per la seconda tranche del dossier, quella dedicata ai ''Quattro anni di Porta a Porta''.In quattro anni, ha contato Capezzone, i radicali sono intervenuti 23 volte alla trasmissione di Vespa, ''ma solo in 5 occasioni si trattava di un invito in rappresentanza del movimento politico e al di fuori degli obblighi derivanti da specifiche direttive della commissione di vigilanza o dalla regolamentazione delle campagne elettorali o referendarie''.
In altre parole, ha sottolineato l'esponente della direzione radicale, ''in 48 mesi di trasmissioni, il piu' autorevole e prestigioso spazio di approfondimento politico della piu' importante rete del servizio pubblico ha davvero consentito a Pannella, Bonino e ai radicali di esprimersi sull'attualita' politica del paese soltanto in queste cinque occasioni''.
Terzo capitolo, quello dedicato alle presenze di Vespa al di fuori della sua attivita' di conduttore: ''Si e' assicurato piu' presenze in video e voce di un primo ministro'', hanno sottolineato Bonino e Capezzone, intervenendo ben 192 volte ''per un tempo complessivo di 9 ore, 39 minuti e 6 secondi'' (ovvero una media di 24 secondi al giorno o 12 minuti al mese).Ovvero per un tempo ''quattro volte e mezzo superiore a quello da lui concesso ai radicali nella sua trasmissione''. ''Insomma - ha sostenuto Bonino - un caso Vespa c'e' e i radicali lo hanno scoperto gia' da parecchio, tanto da aver presentato contro di lui due denunce, una penale e una civile (quest'ultima con una richiesta di risarcimento di 5 miliardi)''. La situazione ''e' grave'', ha fatto notare la leader radicale, soprattutto in questa fase di apertura della campagna elettorale. ''Ma temo che non sia seria - ha aggiunto - ovvero temo che alla fine, malgrado le polemiche di questi giorni si trovera' il modo di aggiustare tutto e tutto torne
ra' come prima''. Eppure, ha concluso, ''questo potrebbe essere il momento buono per porre piu' a fondo il problema della informazione nel nostro paese, un problema di cui il caso Vespa ci sembra l'espressione piu' evidente''.