Dichiarazione di Marco Cappato coordinatore radicale, deputato europeo e Cinzia Caporale:
Roma, 3 gennaio 2000 - "Il presidente Amato non dà "grande importanza al magistero spirituale della Chiesa", ne dà troppa. La "società in cerca di valori" da lui evocata, forse è in cerca anche di valori laici, come la dignità irriducibile dell'individuo, la tolleranza, la coesistenza di visioni diverse riguardo alla gestione delle proprie idee e del proprio corpo.
Ma c'era, c'è proprio bisogno di dare lezioni di dottrina alla Chiesa sull'inizio della vita? Liberissimi loro di pensare che inizi dal concepimento, liberissimi noi di ragionare in termini diversi. Se "medici e scienziati dicono che il processo di formazione della vita inizia con l'annidamento nell'utero", cosa dovrebbe fare il Papa, cambiare idea in modo da catturare il consenso popolare? Cosa propone Amato, un congresso di ginecologi per discutere della verginità della Madonna?
Essere autenticamente laici non comporta certo il suggerire alla Chiesa come adeguarsi alle necessità di una coalizione politica che non ha avuto la forza di legiferare sulla procreazione assistita nè di introdurre anche nel nostro paese la Ru486. Come risulta da una nostra prima indagine, i farmacisti italiani si fanno assai meno problemi di quanto lascino intendere le pruderie di Amato. Quand'è che i presunti laici smetteranno o di conformarsi alle esigenze vaticane( piuttosto che a quelle dell'immensa maggioranza delle persone, fedeli cattolici inclusi)o di cercare i suoi gradimenti per riconoscere quegli elementari diritti bioetici che sono già patrimonio consapevole della maggioranza dei cittadini?".