E' lui il clandestino: rispetto alla civiltà giuridica liberale e allo Stato di diritto.E per questo, con la Lega tutta, è regolarmente sbattuto in prima pagina dalla stampa "liberale". A proposito: cos'hanno da dire i "laici" e i "liberali" del Polo?
Dichiarazione di Daniele Capezzone, della Direzione dei Radicali:
Roma, 7 gennaio 2001 - Dopo aver promesso a Lodi, un paio di mesi fa, di esser pronto a smontare mattone dopo mattone la moschea, se e quando sarà costruita, il segretario della Lega lombarda Calderoli ha oggi compiuto oggi il passo successivo nella sua semina di odio, passando dalle cose alle persone, e legittimando, di fatto, l'avvio della caccia all'uomo.
Di e su Calderoli (e chi lo manda), molto è stato detto. Occorre solo aggiungere che il clandestino è lui, rispetto alla civiltà giuridica liberale e allo Stato di diritto.
E proprio per questo, con la Lega tutta, non è invece affatto clandestino sulla stampa "liberale", che anche domani avrà bisogno di sbatterlo in prima pagina, per fargli occupare (insieme o al posto del bombarolo fascista di turno, e poco sotto l'apertura dedicata al rischio -anzi, all'"incubo"- del terrorismo islamico) il ruolo dell'"antagonista ufficiale" nella comune commedia italiana. L'importante è che sia occultata ogni alternativa credibile, soprattutto se di segno liberale.
A proposito: su Calderoli cos'hanno da dire i "laici" e i "liberali" del Polo? Terminate le feste e l'anno santo, concluse le vacanze e le genuflessioni, potrebbero -forse- trovare il tempo almeno per una dichiarazione, almeno per un comunicato