Dichiarazione Emma Bonino:

Roma, 10 Gennaio 2001. "Non contento di proporre improbabili vie italiane alla clonazione terapeutica, con la sola certezza di imporre ai malati italiani un ritardo moralmente inaccettabile, il Ministro Veronesi tira fuori dal cappello anche la via italiana alla procreazione assistita.

Infatti il congelamento degli ovociti è ancora una tecnica sperimentale in tutto il mondo, praticata nel nostro paese soltanto dal gruppo diretto dal prof. Flamigni e in un numero di casi che si contano sulle dita di una mano. Tutto ciò a fronte delle migliaia di bambini che nascono ogni anno con la via universale alla procreazione assistita: il congelamento degli embrioni sovrannumerari.

Le acrobazie scientifiche ed etiche che si vorrebbero proporre non troveranno tra l'altro neppure il consenso del Vaticano, del tutto contrario al complesso delle tecniche artificiali di procreazione. A che serve allora rincorrere questa inutile e pericolosa concertazione bioetica? A esportare negli altri paesi europei coppie desiderose di avere un figlio? A far nascere una nuova clandestinità, quella di embrioni crioconservati senza alcuna garanzia?

Ci chiediamo a questo punto perché il ministro Veronesi, oncologo di fama internazionale, dopo le vie italiane alla ricerca e alla riproduzione non propone anche una via italiana alla cura del cancro in alternativa ai protocolli terapeutici più consolidati ed efficaci".