ABORTO FARMACOLOGICO - LETTERA DEI CONSIGLIERI RADICALI PALMA E MELLANO E DELLA CONSIGLIERA DS MANICA A TUTTE LE AZIENDE SANITARIE PIEMONTESI: "L'ASSESSORE D'AMBROSIO HA DICHIARATO CHE E' PERFETTAMENTE LEGALE à ATTREZZATEVI PER RENDERLO PERFETTAMENTE PRATICABILE à".
Nella lettera (inviata ai direttori generali e ai direttori sanitari delle 22 Aziende sanitarie locali e delle 7 Aziende sanitarie ospedaliere) i tre consiglieri regionali scrivono, fra l'altro: <<à Sono evidenti i vantaggi che derivano da un'interruzione di gravidanza effettuata tramite farmaci anziché tramite intervento chirurgico: minori rischi sanitari; minori stress psicologici sia per le pazienti sia per il personale medico ed infermieristico; minori costi economici dell'intervento; minore occupazione di preziosi posti-letto. Vi invitiamo, pertanto, a prevedere all'interno delle Vostre Aziende la possibilità per le cittadine piemontesi di accedere all'aborto farmacologicoà>>.
In allegato alla lettera, i consiglieri hanno inviato copia dell'interpellanza n. 341 con relativa risposta scritta dell'Assessore Regionale alla Sanità. Scrive, fra l'altro, D'Ambrosio: <<àLe modalità di interruzione della gravidanza sono stabilite, nelle varie strutture, a seconda dei casi, in base alle valutazioni effettuate dal personale medico, nell'esercizio della libertà di scelta terapeutica à L'unica normativa di riferimento è la legge nazionale 194/78 (legge sull'aborto) che non impedisce né impone il ricorso generalizzato all'aborto farmacologico. La legge 194/78 riconosce alle donne, entro certi limiti, il diritto di scelta sull'interruzione di gravidanza, demandando ai medici, secondo loro scienza e coscienza, la scelta sulla modalità di interruzione à>>.
Torino, 17/01/01
Per informazioni: Carmelo Palma (0329/5933676) - Bruno Mellano (0329/5933678).