Roma, 20 gen. 2001 - In una lunga intervista pubblicata oggi su Il Nuovo.it Emma Bonino denuncia i ritardi italiani sulla "mucca pazza".
"Non riuscivo a capire nei mesi scorsi come il governo italiano facesse ad escludere casi di Bse animale in Italia. E questo per tre motivi. Il primo e' che importiamo il 40% di animali da paesi che hanno scoperto il morbo. Poi mi risultava da un rapporto di controllo del 1997 che in Italia si usano, ovviamente non ovunque, le farine alimentari vietate gia' nel '94. Terzo: Francia e Germania hanno scoperto casi di Bbse semplicemente peche' hanno iniziato prima a fare i test. Conclusione? Ora si scopre un caso italianissimo. Bisognerebbe applicare il divieto dell'uso di farine alimentari e si sarebbe dovuto escludere da tempo il materiale a rischio come avevo indicato nel 1997, quando da Commissario Europeo avevo la delega alla tutela dei consumatori. Ma allora fui accusata di ammazzare la cucina tradizionale. Mi avevano spiegato invece che l'Italia era un'isola felice. Si e' visto. Non appena si fanno i controlli si scopre che cosi non e'."