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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 22 gennaio 2001
CORTE COSTITUZIONALE: PANNELLA "FINIRA' IN MANO A VIOLANTE" Roma 22 gennaio 2001. "E' vero o no che l'atto dovuto della elezione dei membri della Corte Costituzionale non è stato ancora compiuto? E' vero o no che il Parlamento è stato convocato una sola volta per compiere questo atto dovuto?" Marco Pannella torna in diretta da Radio Radicale sulle prossime nomine alla Corte Costituzionale, alla Procura "europea", alla Corte di Strasburgo. E lo fa accusando il centrosinistra e i Democratici di sinistra: "Da parte del Governo italiano, del centrosinistra e dei ds, si sta lottando perche' sia inserito ai massimi livelli della nuova procura generale europea a Bruxelles il dottor Caselli. Contemporaneamente, dovendo l'Italia indicare un suo giudice per la Corte di Strasbrugo dei diritti dell'uomo, si profila la candidatura di Vladimiro Zagrebelsky, fratello di Gustavo, esponente di punta dello stesso partito dei giudici del quale Caselli e stato il leader (o il comandante in campo). Il capo di stato maggiore di
quel partito dei giudici è stato Violante. E a Roma il Presidente della Camera - insieme a quello del Senato - invece di compiere l'atto dovuto di integrare il plenum della Corte Costituzionale, invece di convocare il Parlamento per fare le prime tre votazioni, hanno indetto una sola votazione. E molto stranamente l'opposizione si guarda bene dal sottolineare la cosa. Non vorrei che questa timidezza sia dovuta al fatto che l'opposizione - se insistesse - eleggerebbe Filippo Mancuso, e non sarebbe invece troppo dispiaciuta di vedere un altro eletto al suo posto". "Se va avanti così - ha detto ancora Pannella - tra qualche mese sarebbe Violante a diventare membro della Corte Costituzionale. Se aggiungiamo il fatto che l'attuale presidente è stato eletto con il voto determinante di una giudice abusiva, Fernanda Contri, abbiamo il quadro completo: si profila una Europa con la giustizia requirente in mano a Caselli e quella di Strasburgo in mano a Zagrebelsky. E la giustizia costituzionale italiana in mano a Vio

lante. E' il coronamento delle scelte di Berlusconi, che salvo' - sabotando i referendum radicali - il partito dei giudici."

 
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