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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 25 gennaio 2001
LE DIMISSIONI DI ARLACCHI SONO UNA PRIORITA' DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE. INTANTO L'UNIONE EUROPEA BLOCCHI I FONDI DESTINATI ALL'UNDCP E SVOLGA UNA INDAGINE SULL'UTILIZZO DI QUELLI EROGATI DURANTE LA GESTIONE ARLACCHI.

Dichiarazione di Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo:

"Con una lettera inviata al Presidente della Commissione europea Romano Prodi ho chiesto di bloccare i fondi destinati all'UNDCP e di svolgere una accurata indagine sull'utilizzo dei fondi erogati durante la gestione Arlacchi.

All'origine della lettera vi è un un dossier redatto da un alto dirigente dell'UNDCP che domani sarà inviato ai deputati dei parlamenti nazionali dell'UE, ai deputati europei, ai membri della Commissione europea, alla Presidenza del Consiglio europeo, agli ambasciatori presso l'UE. Il dossier sarà disponibile sul sito www.radicali.it a partire dalle ore 17 di domani nelle versioni inglese e francese.

La gestione Arlacchi dell'UNDCP, nel tentativo di strafare - all'inizio del mandato si era impegnato a cancellare la droga dalla faccia del mondo in dieci anni - si è adagiata nell'uso disinvolto del mandato. Ed oggi è quanto mai opportuno ricordare il monito che la Commissaria europea Emma Bonino rivolse alle istituzioni europee davanti a progetti tanto suggestivi quanto improbabili. E la conseguente lettera di Arlacchi al Presidente della Commissione europea con richiesta di una smentita pubblica che non c'è mai stata.

La comunità internazionale ha il dovere di agire e di farlo con urgenza. I diplomatici presso le Nazioni Unite delle ambasciate tedesca, inglese, americana, francese e olandese che agli inizi di dicembre discussero a Vienna con Arlacchi il contenuto del dossier che domani renderemo pubblico hanno perso già troppo tempo."

Roma, 25 gennaio 2001

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