Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 11 feb. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 28 gennaio 2001
Emma Bonino preannuncia immediata querela nei confronti del giornale l'Opinione di Arturo Diaconale:

roma, 28 gennaio 2001

In relazione all'articolo dal titolo Emma inciampa su Mucca Pazza a firma Giuseppe Scanni, apparso in data odierna su L'Opinione di Arturo Diaconale, Emma Bonino ha dato mandato ai propri legali di sporgere immediata querela nei confronti dei responsabili e di chiedere un congruo risarcimento parametrato alla estrema gravità della diffamazione consumata ai suoi danni.

L'articolo, gravemente lesivo della reputazione della Bonino, falsamente accusa l'ex Commissaria Europea di aver taciuto l'opposizione della Spagna alla decisione con la quale, già nel 1997, la stessa Bonino proponeva la distruzione di tutti i materiali a rischio e severi controlli veterinari.

Secondo l'autore dell'articolo, in cambio del silenzio su questa circostanza il governo Spagnolo di Aznar avrebbe appoggiato la candidatura della Bonino alla carica di Alto Commissario ONU per i rifugiati; dunque un inquietante scambio di cortesie asseritamente smascherato "dall'intrepido" giornalista.

"Capisco - dice Emma Bonino - che chi non si è mai occupato di mucca pazza - ma neppure di Europa - e se ne occupa solamente ora sull'onda dell'emergenza , in barba a i principi di un serio giornalismo di informazione e denuncia, non è minimamente informato di quanto è stato fatto in seno alla Commissione Europea negli ultimi quattro anni e reso pubblico in decine di audizioni al Parlamento Europeo, conferenze stampa, comunicati della Commissione, dibattiti al Consiglio di cui la stampa italiana non si è mai occupata, affaccendata com'era e com'è, a correr dietro all'inutile, casereccio, chiacchiericcio quotidiano."

Da L'Opinione

Domenica 28 gennaio 2001

Intervistata da "El Pais" solo ora ricorda che tre anni fa quando era commissario europeo aveva chiesto, senza ottenerla, la distruzione dei mangimi a rischio.

EMMA INCIAMPA SU MUCCA PAZZA

Desidero raccontare una edificante storia sulle mucche pazze, interessi di stato e interessi personali. Dopo tre anni l'onorevole Emma Bonino ha raccontato, lo scorso venerdì, ai colleghi del quotidiano spagnolo El Pais che nel 1997, quando ricopriva l'incarico di commissario alla pesca e alla protezione dei consumatori, aveva chiesto la distruzione dei mangimi a rischio e severi controlli veterinari. La Spagna, grazie alla pressante attività dell'allora ministro per l'agricoltura, ed attuale vice presidente della commissione, Loyola de Palacio y Arias Canete votò contro l'obbligatorietà della distruzione dei materiali a rischio, e ottenne la solidarietà della Germania, della Danimarca, dell'Austria della Svezia, Finlandia e Grecia.

Passarono due anni prima che la commissione assumesse decisioni coerenti con la gravità del problema. Straordinario. In molto pensammo che la proposta Aznar-Amato di candidare, contro un altro italiano, l'onorevole Emma Bonino fosse dovuta a chissà quale alchimia internazionale, ed invece era un caso di ordinaria follia da vacca da latte.

Perché, si consenta, il commento appare ovvio.

Dopo alcune centinaio di morti l'onorevole Bonino si ricorda, ops!, che lei, Commissario alla Protezione dei Consumatori, non aveva reso pubblico che la Spagna aveva bloccato un sacrosanto provvedimento e che in nome del tuttodurismo radicale non aveva creduto opportuno, per una baggianata simile, presentarsi nell'emiciclo del Parlamento a Strasburgo e magari dimettersi un po' prima dell'illustre e disinvolto Presidente Santer.

Poi dici il caso. Ci siamo deliziati di immagini della "migliore" Commissaria che scende dall'elicottero su pescherecci spagnoli, della intrepida in missioni umanitarie, della tenace bocconiana il candidato a tutto, compreso il Quirinale. Avevamo pensato che l'interesse della Spagna per l'onorevole Bonino fosse dovuto all'eroismo dimostrato davanti alla televisione sul campo bosniaco e tra i diseredati dell'Africa. Ancora una volta ci siamo sbagliati.

La onorevole Bonino ha meritato tanto interesse perché nonostante sia capace di parlare per ore è altrettanto capace di tacere sulle cose importanti.

Oggi la Bonino, a cose fatte, parla, racconta, si ricorda e suppongo si rattristi per, l'altrui, egoismo.

Coraggio onorevole Bonino, sopporti quest'altra pena e si prepari a pugnare, per il benessere del popolo, nell'agone elettorale prossimo venturo. Alleato con chi non ha importanza.

Quello che importa è fare delle buone cose e smascherare imbrogli, silenzi, complicità.

Le alleanze sono sempre solo strumentali. Come diceva il vecchio detto: Francia o Spagna, purché se magna.

Di Giuseppe Scanni

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail