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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 16 febbraio 2001
TELECOM/SERBIA: RADICALI, INTERO GOVERNO RESPONSABILE
Solo imbarazzanti silenzi alle denunce radicali dal 1997 ad oggi.

Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba e Benedetto Della Vedova, deputati europei della lista Bonino:

Roma, 16 febbraio 2001

"L'inchiesta pubblicata oggi su Repubblica ha il merito di sollevare il velo di omertà su uno degli affari più sporchi di cui il Governo italiano si sia reso responsabile in questi ultimi anni: il finanziamento, attraverso l'acquisto del 29% della Telekom Serbia, del regime nazi-comunista di Slobodan Milosevic. Il fatto che, come viene riferito nell'articolo, per quella operazione venne versata una tangente del 3% a qualche "mediatore" italiano, non deve dunque far perdere di vista la questione centrale, quella, appunto, del finanziamento da parte del Governo italiano al Governo Serbo impegnato nel genocidio balcanico. All'epoca dell'acquisizione, infatti, la Stet era un'azienda pubblica a tutti gli effetti, con il Ministero del Tesoro azionista di maggioranza.

I radicali denunciarono da subito ciò che stava accadendo e ne chiesero conto il 27 giugno 1997 in una interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al Ministro del Tesoro Azeglio Ciampi del Senatore Pietro Milio: nessuna risposta è giunta.

Ripetutamente, poi, durante le assemblee societarie di Telecom Italia nel corso del 1998, i deputati europei Gianfranco Dell'Alba e Benedetto Della Vedova, denunciarono pubblicamente la compromissione della società con il regime serbo senza mai ottenere, come risulta dai verbali, alcuna risposta.

Oltre che il Ministro Dini, quindi, di cui sono notori i buoni legami con Milosevic, a fare luce sulla vicenda vanno chiamati anche l'ex Presidente del Consiglio Prodi e l'ex Ministro del Tesoro Ciampi, che hanno fino ad oggi opposto imbarazzanti silenzi alle circostanziate denunce radicali".

 
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