MONDOJUVE: RADICALI "NO A VETI POLITICI, SI DECIDA IN BASE ALLA LEGGE"
Dichiarazione di Carmelo Palma e Bruno Mellano, consiglieri regionali
radicali del Piemonte:
Torino, 20 febbraio 2001 - "Dalla vicenda di Mondojuve emerge che per
la stragrande maggioranza del ceto politico torinese e piemontese
l'unico libero commercio 'autorizzabile' è quello che non tocca
l'interesse di clientele politiche consolidate, organizzate e
influenti.
Non conosciamo il progetto, nelle sue caratteristiche tecniche, e
quindi non sappiamo valutare la sua conformità con la legislazione
urbanistica e commerciale. Ci riserviamo di farlo nelle prossime ore.
Ciò di cui possiamo essere fin d'ora sicuri è che non è possibile né
legittimo bloccarlo - o addirittura, come molti
richiedono, 'annullarlo' attraverso una modifica ad hoc della legge
regionale sul commercio - per rispondere alle esigenze politico-
elettorali del centrodestra e del centrosinistra.
Sarebbe gravissimo che in tema di autorizzazioni la Regione si affidasse a una valutazione discrezionale e arbitraria di 'compatibilità
politica' piuttosto che di conformità giuridica. E sarebbe ancora più
grave che per la mobilitazione delle lobby dei commercianti si
decidesse di tornare a una impostazione vincolistica della
legislazione commerciale - che quasi tutti gli oppositori del
progetto di Mondojuve - in FI, in AN, nei DS - non più tardi di
qualche mese fa, sulla vicenda dell'Outlet di Santhià, dichiararono
di volere definitivamente superare."
CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE
Gruppo Consiliare "Radicali - Lista Emma Bonino"
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