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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 20 febbraio 2001
Lettera di Emma Bonino al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Roma, 20 febbraio 2001

Alla cortese ed urgente attenzione

del Presidente della Repubblica

Carlo Azeglio Ciampi

Caro Presidente,

ho ricevuto ieri sera la comunicazione del dott. Romano, Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, con la quale ci si informa della concessione dell'udienza da noi richiestaLe il 9 febbraio scorso, per il prossimo venerdì 23. Doverosamente, La ringraziamo per la concessione, e la delegazione radicale sarà presente all'ora e luogo indicati.

Essendo trascorsi, fino ad oggi, undici giorni dal momento della nostra richiesta urgente, oltre che per i fatti nel frattempo intercorsi e da Lei evocati nella Sua cortese missiva del 13 febbraio, la delegazione stessa, per quanto attiene alla nostra responsabilità, non sarà più quella da noi in precedenza indicataLe. Avendo preso atto della implicita ma chiara Sua esclusione di Marco Pannella, il giorno prescelto renderà impossibile anche la mia presenza, essendo impegnata da lunga data con Capi di Stato e rappresentanti di Governo africani, per importanti convegni convocati e/o con la presenza non più disdicibile del Partito Radicale transnazionale e della nostra organizzazione "Non c'è pace senza giustizia". Le allego, a prova e per Sua conoscenza, il programma del mio impegnativo viaggio da domani, mercoledì 21 febbraio, fino a martedì 27.

La delegazione che chiede quindi di essere da Lei ricevuta sarebbe così composta:

on. ing. Sergio Augusto Stanzani, già Senatore e Deputato della Repubblica, membro della Direzione del Comitato dei Radicali per la Rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d'Europa, Presidente di "Non c'è pace senza giustizia";

on. dott. Olivier Dupuis, membro del Parlamento Europeo eletto nella Circoscrizione italiana nord-ovest, Segretario del Partito Radicale transnazionale;

on. dott. Marco Cappato, Coordinatore del Comitato dei Radicali per la Rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d'Europa, membro del Parlamento europeo eletto nella Circoscrizione italiana nord-est;

sen. avv. Piero Milio, parlamentare italiano della Lista Pannella;

dott. Luca Coscioni, membro del Comitato dei Radicali per la Rivoluzione liberale e gli Stati Uniti d'Europa, per le prossime elezioni capolista delle Liste Emma Bonino -davanti a Marco Pannella- nelle liste del Lazio, dell'Emilia Romagna e dell'Umbria, malato di sclerosi laterale amiotrofica, paralizzato e afono, che saremmo onorati di presentarLe in questa occasione.

Caro Presidente,

ulteriori rinvii renderebbero priva di ragione e di contenuto, per quanto sta in noi, che l'abbiamo richiesta, l'udienza ora fissata per venerdì prossimo. Da quando abbiamo diffuso (il 1 febbraio scorso) i dati che poi Le abbiamo direttamente inviato il 9 febbraio, abbiamo avuto una sola reazione: l'accelerarsi e l'aggravarsi oltre l'immaginabile dell'attentato alla Costituzione e ai diritti civili e politici del popolo italiano.

Tre anni or sono, il Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, on. Francesco Storace, ebbe a denunciare reiteratamente "il vero e proprio genocidio politico e culturale in atto contro i radicali". Come sempre e ovunque in passato, questa solitaria voce fu ignorata e rimossa. L'11 febbraio scorso, il Presidente della Regione Lazio, on. Francesco Storace, venuto a conoscenza della documentazione (la stessa inviata a Lei), pubblicamente dichiarò: "Se questi sono i dati, non v'è un minuto da perdere!". I fatti da allora succedutisi gli hanno di già -Lei stesso può constatarlo- dato ampiamente ragione. La delegazione radicale Le consegnerà una nuova documentazione, ampliata, approfondita, precisata, che stiamo ultimando di raccogliere in questi giorni.

Sta per portarsi a compimento un'opera di distruzione dei diritti costituzionali e democratici del popolo italiano, rispetto alla quale le prossime elezioni rischiano di essere altrettanto significative e decisive di quelle del 1924. E' questo quanto crediamo di constatare e di (pre)vedere. L'articolo 21 della Costituzione ci impone -non solamente consente- di manifestare questa nostra opinione, in quanto tale opinabile e suscettibile d'essere e rivelarsi errata. Né più né meno di quelle del Re e del Capo del Governo, del 99% e oltre dell'"opinione pubblica" italiana, da una parte, e, dall'altra, di quelle degli Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, dei fratelli Rosselli, dei Gaetano Salvemini e Luigi Sturzo, assolutamente ignoti ai più negli anni Trenta e (per chi sopravvisse) Quaranta.

Certo, che possa, oggi, aver ragione il Presidente "fascista" della regione Lazio piuttosto che il Presidente "antifascista e azionista" della Repubblica, ove ritenesse invece destituite di fondamento le nostre denunce, mentre siamo sul punto di essere politicamente e civilmente soppressi, assieme ai diritti democratici e costituzionali di tutto il popolo italiano, indurrebbe tutti a ricordarsi che la storia e la vita hanno più fantasia del più fantasioso degli uomini, ad eccezion fatta, in questo caso, per la verità, di Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia e i radicali.

Noi speriamo ("spes contra spem"!) che Lei, Signor Presidente, voglia intervenire con gli strumenti che la Costituzione Le indica e la prassi costituzionale Le permette, per tentare di riparare al riparabile del danno che l'Italia e gli italiani tutti riportano. E poi noi apparteniamo, noi, ad una tradizione, quella del: "fai quello che devi, accada quello che può". Con i migliori saluti,

Emma Bonino

 
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