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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 21 febbraio 2001
RADICALI. MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA COMMISSIONE DI VIGILANZA DURANTE L'AUDIZIONE DI ZACCARIA E CAPPON
Indecenti le polemiche tra i poli sui dati delle rispettive presenze televisive: gli occupanti delle tv pubbliche e private, mentre l'occupazione è in corso, se la rinfacciano reciprocamente: così il duopolio politico, di cui il duopolio televisivo è il braccio armato, occulta l'attentato, in pieno corso, ai diritti civili e politici dei cittadini italiani.

Comunicato del Comitato dei radicali:

Roma, 21 febbraio 2001 - Oggi, alle ore 14, in occasione dell'audizione in Commissione di Vigilanza del Presidente e del Direttore Generale della Rai, Roberto Zaccaria e Claudio Cappon, militanti e dirigenti radicali manifesteranno dinanzi a Palazzo San Macuto per denunciare l'attentato, in pieno corso, ai diritti civili e politici dei cittadini operato dalla concessionaria pubblica (e documentato in un dossier inviato alle più alte cariche dello Stato, fra cui il Presidente Ciampi), e per richiedere da parte della Commissione atti conseguenti e adeguati alla gravità e alla violenza di quanto avviene contro i diritti fondamentali dei cittadini italiani.

Intanto, quel che accade è che i due Poli hanno scatenato una indecente guerra dei dati, a colpi di documentazioni che "proverebbero", di volta in volta, a seconda del committente-mandante e dell'esecutore, la sottorappresentazione dell'uno o dell'altro schieramento. Ciò che accade, in sostanza, è che gli occupanti delle tv pubbliche e private, mentre l'occupazione è in corso, se la rinfacciano reciprocamente, per meglio occultare la comune opera di annientamento dei diritti civili e politici degli italiani.

Da una parte c'è Zaccaria, pronto a candidarsi nell'Ulivo (anche lui al Mugello, dopo Arlacchi e Di Pietro?), che spaccia dati fasulli, includendo nelle sue cifre anche le tribune elettorali e referendarie, cioè "drogando" i suoi dossier con gli spazi che devono per legge essere attribuiti alle varie forze politiche; dall'altra c'è il Polo che propone improbabili distinzioni per celare la vera e propria tracimazione televisiva di Berlusconi (solo dal 21 gennaio al 10 febbraio scorsi, più di 3 ore e mezzo di intervento diretto in video e in voce in tutte le trasmissioni di Rai, Mediaset e TMC contro i 14 minuti di Emma Bonino).

Così il duopolio politico, di cui il duopolio televisivo è il braccio armato, occulta l'attentato in corso ai diritti fondamentali degli italiani, e di cui l'azzeramento assoluto dell'informazione sui radicali -che abbiamo inequivocabilmente documentato anche per ciò che riguarda gli ultimi sei mesi- è insieme prova, esempio e conferma. Almeno quanto la vera e propria promozione di Di Pietro, D'Antoni e Bertinotti, gli altri "estranei" ai due Poli, ad antagonisti ufficiali, e ufficialmente designati, dei due schieramenti maggiori.

Non esistono più Polo e Ulivo, Rai e Mediaset, insomma. Esiste un'unica realtà politica e televisiva, accomunata in un procedimento letteralmente da killer nei confronti nostri e dei cittadini che vorrebbero votarci.

 
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