"L'emergenza diritti umani nei paesi in via di sviluppo va inserita nell'agenda delle priorità in vista del G8. In questo senso proprio da Roma il 6 marzo rilanceremo l'iniziativa per sradicare le Mutilazioni Genitali Femminili".E preannuncia l'invio di un dossier al suo rientro dall'Africa.
Dar Es Salam - Dalla Tanzania dove sta concludendo il suo viaggio africano di incontri a livello istituzionale, partecipando ad un forum di donne africane contro le Mutilazioni Genitali Femminili, Emma Bonino si rivolge al Presidente del Consiglio Giuliano Amato a proposito del progetto dell'Italia che sarà presentato al vertice del G8 a Genova.
"Bene fa il Presidente del Consiglio Giuliano Amato a proporre il "Trust fund" e ad appellarsi a mille imprese. Ma se sanità, istruzione, eliminazione dei dazi sono le priorità delineate, in un quadro di globalizzazione economica, non va dimenticato che nei confronti dei Paesi in via di sviluppo una priorità da porre in agenda sono i diritti umani e la loro sempre più urgente globalizzazione. E tra questi uno innanzitutto che riguarda le donne ma che ha implicazioni anche di carattere sanitario e tra queste l'incidenza sulla diffusione dell'Aids oltre che di carattere sociale ed economico. Sono le mutilazioni genitali femminili. Al mio rientro dall'Africa mercoledì invierò al Presidente Amato il dossier relativo a questa pratica che vedrà Roma protagonista a livello europeo e africano il prossimo 6 marzo quando le donne africane impegnate nella campagna contro le pratiche cosiddette tradizionali - la cui applicazione viola ogni anno l'integrità fisica di 1.200.000 donne - si riuniranno per rilanciare l'inizi
ativa nei confronti delle Nazioni Unite per la loro eliminazione."
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