Quello che segue è il testo della lettera inviata ieri dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Marco Cappato, eurodeputato della Lista Bonino e coordinatore dei radicali:
Caro Onorevole,
il 24 febbraio scorso, giorno successivo all'incontro svoltosi al Quirinale con la delegazione del Comitato dei radicali per la Rivoluzione Liberale e gli Stati Uniti d'Europa, ho scritto ai Presidenti delle due Camere, Onorevole Luciano Violante e Senatore Nicola Mancino, richiamando la loro attenzione su quanto a me rappresentato con riferimento al problema degli spazi radiotelevisivi riservati agli esponenti della Lista Bonino e inviando loro la documentazione a me consegnata, con l'invito a deferire la questione alla Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, per una attenta e sollecita verifica dei dati forniti ai fini delle valutazioni e delle conseguenti deliberazioni di sua competenza.
Lo stesso giorno, ho scritto al Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, prof. Enzo Cheli, inviandogli la stessa documentazione, per le sollecite valutazioni e i provvedimenti di competenza dell'autorità medesima.
I Presidenti delle Camere mi hanno sollecitamente dato assicurazione che la Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, subito investita del problema, avrebbe senza indugio proceduto alle verifiche richieste.
Il Presidente della Commissione, onorevole Mario Landolfi, secondo le informazioni a me fornite dall'onorevole Violante e dal senatore Mancino ha in effetti sottoposto la documentazione all'Ufficio di Presidenza della Commissione stessa, nominando Relatore il senatore Guido Cesare de Guidi e fissando la riunione plenario dell'Organo per le giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 marzo.
Anche il Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha dato sollecito riscontro alla mia lettera, assicurando di avere già dato avvio ai necessari accertamenti, per l'adozione dei conseguenti provvedimenti alla luce della normativa attualmente in vigore.
Sia i Presidenti di due rami del Parlamento sia il Presidente dell'Autorità si sono riservati di informarmi tempestivamente delle conclusioni cui perverranno le istruttorie in atto nonché dei provvedimenti che saranno adottati.
Con viva cordialità,
Carlo Azeglio Ciampi
Quella che segue è la risposta di Marco Cappato:
Signor Presidente,
ricevo ora la Sua missiva, per la quale tengo subito a ringraziarLa.
Mi permetta una rapida, sommaria considerazione quanto al merito di questa dolorosa e grave vicenda. Dal 24 febbraio scorso ad oggi 7 marzo, si è assolutamente protratta ed aggravata, fino ormai purtroppo quasi al suo compimento, la violenza che Le abbiamo documentata contro il fondamentale diritto costituzionale del popolo e dei cittadini italiani ad essere decentemente informati, al loro "conoscere per deliberare".
Sappiamo perfettamente, infatti, caro Presidente, che l'eliminazione in corso della forza politica che noi rappresentiamo non è dovuta a mera "cattiveria" nei nostri confronti, ma è del tutto strumentale e finalizzata a colpire, e colpisce, la Costituzione repubblicana, la democrazia e i diritti-doveri del popolo italiano, contro il cui libero e responsabile giudizio la partitocrazia è comprensibilmente (e, dal suo punto di vista, giustamente) per sua natura sempre più mobilitata.
Come Lei ci insegna è ormai questione di giorni, o fors'anche di ore, per l'apertura di quelle fasi ufficiali, pre-elettorali ed elettorali, che saranno disciplinate secondo le par condicio ben note, alle quali noi radicali stiamo arrivando - come da disegno criminoso a ciò volto e come da previstissimi sondaggi - praticamente eliminati dalla possibilità di partecipare alla competizione in condizioni prescritte dalle leggi e dal gioco democratico.
Caro Presidente, il problema che a questo punto ci si sta per porre è quello del nostro dovere di non essere complici di questa operazione ai danni della Repubblica, di non subirla. Come in decenni lontani, potremmo non avere altro ricorso praticabile che quello alle giurisdizioni ed alle opinioni pubbliche comunitarie e internazionali.
Come già Le indicammo in occasione del nostro incontro, il nostro umile e fermo auspicio rimane quello dell'esercizio immediato di quei poteri-doveri che la Costituzione Le conferisce - in primo luogo, ma non esclusivamente, i messaggi alle Camere - o che la prassi, anche da parte Sua e sempre di più, vede affermati. D'altra parte è bastato il solo annuncio del ricorso allo sciopero della fame da parte di un esponente di altra forza politica per provocare un Suo intervento pubblico, di grande effetto mediatico e politico.
Così operando, Lei ha sicuramente esercitato funzioni di Arbitro e Moderatore nella competizione politica, mentre noi Le chiediamo di esercitare le Sue funzioni, incontestate e incontestabili queste, di Garante della Costituzione e dei diritti civili e politici dei cittadini di fronte al compiersi del gravissimo attentato che continuiamo a denunciare.
Fidando ancora in Suoi interventi a questo proposito, La prego di accettare i nostri più rispettosi e cordiali saluti.
Marco Cappato