Roma, 8 marzo 2001
A parte la questione Rutelli e dei troppi Sindaci che ne hanno seguito il cattivo esempio, dopo mesi di noioso pseudodibattito sul tema, non è venuto fuori un solo argomento per non indire le elezioni il 13 maggio, e farlo per il 6.
Al punto di degrado e di impostura cui in Italia è giunto il sistema istituzionale, fuori-legge per prassi, la questione in sè non ha più molta importanza. Purtroppo. Certo che se il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica convergessero per fissare la data elettorale il 6 maggio, e non il 13 ( o anche dopo!) non ci sarebbe che da constatare quanto il degrado del sistema e delle istituzioni si traduca fin nei minimi dettagli e connotati personali anche dei singoli personaggi. Non me lo auguro, anche se non c'è davvero da farsi eccessive illusioni.