NON RISPETTATI I TERMINI DI LEGGE.Il passaggio della medicina penitenziaria sotto il Servizio sanitario nazionale era stato sancito oltre due anni fa da una legge delega (L. 30/11/98, n. 419). Il relativo decreto legislativo (D.Lgs. 22/06/99, n. 230) prevedeva che: il "Progetto obiettivo per la tutela della salute in ambito penitenziario" fosse emanato entro il 14 settembre 1999 (il documento è stato approvato il 21 aprile 2000); il trasferimento delle funzioni sanitarie non attinenti alla prevenzione e all'assistenza dei detenuti tossicodipendenti fosse attuato, in via sperimentale, in tre regioni, individuate con decreto da adottare entro il 15 agosto 1999 (il decreto è stato adottato il 20 aprile 2000).
Nel decreto suddetto si può leggere: << Ritenuto opportuno à individuare regioni situate nel nord, nel centro e nel sud del Paese e nelle quali siano presenti istituti penitenziari di rilevante importanza à sono individuate le seguenti regioni: Toscana, Lazio e Puglia.>>. La Toscana è una regione del Nord? Non esistono in Piemonte, in Lombardia, in Liguria, istituti penitenziari in cui la sperimentazione poteva essere opportuna e proficua?
La sperimentazione, iniziata, sulla carta, il 1 giugno 2000, avrebbe dovuto concludersi l'8 novembre 2000; il Governo (con un ulteriore decreto legislativo, D.Lgs. 22 dicembre 2000, n. 433) ha stabilito che essa si concluda "entro il 30 giugno 2002".
Carmelo Palma (consigliere regionale della Lista Bonino) e Giulio Manfredi (esponente del Coordinamento Radicale Antiproibizionista) hanno dichiarato:
<< Alla Conferenza Nazionale sulla Droga di Genova, la "questione carceri" era rimasta fuori della porta; troppo scomoda per il proibizionismo "in salsa rosa" del ministro Livia Turco, troppo impegnativa per il proibizionismo "da Bar Sport" di Gasparri e Giovanardi. Anche la produzione legislativa in materia è scoraggiante: il governo cambia persino la carta geografica e non rispetta sistematicamente i termini di legge da lui stesso fissati, pur di rimandare a tempo indeterminato la verifica di quello che è stato fatto dall'approvazione della riforma penitenziaria. Lo ricordiamo: da due anni e mezzo "Il Servizio sanitario nazionale assicura ai detenuti livelli di prestazioni analoghi a quelli garantiti ai cittadini liberi": in quali e quante carceri italiane la legge è realtà?>>.
Torino, 22 marzo 2001
Per approfondimenti: 0348/5335301 (Palma) - 0348/5335305 (Manfredi).