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Conferenza Rivoluzione liberale
Manfredi Giulio - 7 aprile 2001
COMUNICATO STAMPA

PILLOLA DEL GIORNO DOPO

ESPOSTO IN PROCURA

CONTRO LE AZIENDE SANITARIE

PER STRONCARE LA PROPAGANDA CLANDESTINA ANTISCIENTIFICA DEI MEDICI INTEGRALISTI

VIALE ALL'ASSEMBLEA PROVINCIALE DEI MEDICI

"PUBBLICHE LE LISTE DEGLI OBIETTORI"

<< Dopo mesi di avvertimenti, e diverse interpellanze in Comune ed in Regione, ho dovuto constatare che, per scelta politica o più semplicemente per ignoranza, è proseguita una subdola ed antiscientifica campagna di boicottaggio della pillola del giorno dopo.

Medici senza scrupoli per la verità, mossi da cinica ipocrisia e con il silenzio complice dell'Ordine dei Medici, hanno iniziato a raccontare che la prescrizione del Norlevo necessita di una valutazione specialistica per escludere un' eventuale gravidanza in atto. Il risultato è che le donne sono spesso respinte dagli ospedali come se si divertissero a richiedere quella ricetta (che la legge vuole obbligatoria per potere assumere la pillola del giorno dopo tempestivamente), senza che i medici in questione abbiano almeno il coraggio di motivare le loro scelte sui documenti clinici.

Ho deciso di stroncare questa propaganda e questa pratica clandestine, e di inchiodare i medici pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio alle proprie responsabilità.

Qualcuno invoca a bassa voce nei corridoi una sorta di obiezione di coscienza (non prevista dalla legge poiché non vi è una gravidanza impiantata), mentre noncurante continua a prescrivere qualunque farmaco in qualunque fase del ciclo.

Ho presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Torino perché si valuti anche l'ignavia di chi fa finta di niente, avendo il dovere di garantire il servizio.

Del resto l'Italia continua, con un ritardo scientifico di un decennio, a costringere le sue donne alla barbarie di subire l'intervento chirurgico come unica possibilità di abortire, negando di fatto tale possibilità in fase precoce. Da gennaio ho chiesto di potere eseguire gli aborti farmacologici al S. Anna, come già avviene nelle vicine Francia e Svizzera.

C'è chi, non prescrivendo la pillola del giorno dopo, vorrebbe impedire alle donne di evitare gravidanze indesiderate.

E' la solita vigliacca storia di sempre.

Io sono orgoglioso di non essere obiettore e non capisco perché i medici obiettori si vergognino di esserlo: siano rese pubbliche le liste e l'opzione sia indicata sui ricettari.

E' una questione di trasparenza e di civiltà."

Torino 7 aprile 2001

Silvio Viale (0335/8222238)

 
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