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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 16 aprile 2001
OTTO PER MILLE: COME LO STATO SPENDE LA SUA PARTE?

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

FINANZIANDO LA CHIESA VATICANA OLTRE L'8 PER MILLE

E' SULLA RUBRICA "LA PULCE NELL'ORECCHIO" SUL PORTALE DELL'ADUC

Firenze, 16 Aprile 2001. "La pulce nell'orecchio" e' una rubrica quindicinale che, a cura di Annapaola Laldi, e' edita sul portale dell'Aduc, ed esce ogni 1 e 15 del mese. Nel sottotitolo di presentazione si legge: "Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo." Nell'edizione attuale, viene trattata la questione dell'otto per mille, la tassa obbligatoria che ogni persona che fa la denuncia dei redditi deve devolvere ad una confessione religiosa o allo Stato: operazione che proprio in queste settimane molti italiani devono fare. E Annapaola Laldi, questa volta si e' chiesta come lo Stato spende la sua parte, scoprendo, tra l'altro, che la Chiesa vaticana e' finanziata non solo con il suo otto per mille, ma anche con parte di cio' che i contribuenti indirizzano allo Stato.

Riportiamo un estratto dell'articolo, ricordando che il testo integrale e' a questo indirizzo:

http://www.aduc.it/pulce/index.html

........

Cio' che e' rimasto (31 miliardi e mezzo) e' stato integrato da una successiva legge con altri 3 miliardi e 200 milioni e la ripartizione e' quella presentata nella tabella che segue, in cui le cifre sono espresse in milioni:

Fame nel mondo 154,446 (0,44%)

Calamita' naturali 2.798 (8,1%)

Assistenza rifugiati 828,714 (2,4%)

Conservazione beni culturali

- Per edifici religiosi cattolici 16.794,148 (48,34%)

- Per altri beni culturali 11.355,692 (32,62%)

Varie (vedi nota) 2.809 (8,1%)

Totali 34.740 (100%)

Nota - Sono interventi messi esplicitamente in rilievo dal decreto come particolarmente meritevoli di attenzione, anche se, probabilmente, al limite dell'ammissibilita' circa i requisiti previsti dal D.P.R.76/98: 1) Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli (1 miliardo); 2) Societa' geografica italiana (199 milioni); 3) Fondazione Istituto Gramsci (300 milioni); 4) Provincia di Ascoli Piceno (900 milioni); 5) Accademia di Studi italo-tedeschi di Merano /Meran (410 milioni).

Cio' che salta agli occhi in questa tabella e' che per la conservazione e il restauro di edifici religiosi cattolici e' stato speso il 48,34% del totale.

Perche' di questi edifici di culto non si e' presa cura, in primo luogo, la Chiesa cattolica con i proventi che le arrivano grazie agli articoli 46 e 47 della L.222/1985?

Perche' lo Stato, con i soldi dell'otto per mille, non favorisce il recupero di edifici civili che sicuramente ci sono, e che potrebbero rispondere anche ai bisogni di aggregazione della popolazione (penso ai giovani o comunque a chi ha ama fare musica, teatro o altro ancora, e ha difficolta' a trovare spazi dignitosi e a buon mercato)?

E anche: perche' lo Stato si e' arrogato il diritto di devolvere, nei fatti, alla chiesa cattolica del denaro che esplicitamente e' stato devoluto a esso Stato e altrettanto esplicitamente negato alla chiesa cattolica (e alle altre confessioni e religioni a cui e' possibile attribuirlo)? Non si configura questo fatto come un aperto dispregio della volonta' dei cittadini?

 
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