Il consigliere regionale radicale Bruno Mellano (candidato della Lista Bonino nel collegio di Fossano-Mondovì) ha dichiarato:

<< Il signor Gian Pietro Pepino si è dimesso dalla carica di sindaco di Entracque il giorno 18 aprile; troppo tardi: ai sensi di legge (art. 53, terzo comma, D.Lgs. 267/2000), occorre attendere venti giorni affinché tali dimissioni siano irrevocabili; solo a partire dal 9 maggio il prefetto di Cuneo potrebbe proporre al Governo di sciogliere il Consiglio Comunale e di nominare un Commissario, che arriverebbe ad Entracque ben dopo le elezioni del 13 maggio!

Ricordo, inoltre, che: ai sensi dell'art. 30, comma 5, dello Statuto del Parco delle Alpi Marittime, il signor Pepino avrebbe dovuto dimettersi da Sindaco entro il 29 gennaio 2001, data della sua elezione a Presidente del Parco; ai sensi degli art. 13 e 20 della legge regionale 12/90, la Giunta Regionale avrebbe dovuto intervenire subito per richiedere a Pepino di sanare l'incompatibilità (l'ha fatto solo il 10 aprile, dopo la mia interrogazione in Regione, dando sette giorni di tempo al Sindaco che in extremis si è dimesso); come è possibile che nessuno dei componenti gli Organi di gestione del Parco si sia accorto della patente e continuata violazione di legge? I provvedimenti adottati in questi due mesi e mezzo non sono giuridicamente nulli? Può percepire l'indennità di carica un Presidente ineleggibile?

Le dimissioni tardive di Pepino non sanano le irregolarità esposte. Chiederò un incontro urgente con il Prefetto di Cuneo per chiedere chiarimenti sulla situazione venutasi a creare nel Consiglio Comunale di Entracque; chiederò alla Giunta Regionale di provvedere allo scioglimento degli Organi di gestione del Parco Alpi Marittime per gravi violazioni di legge, ai sensi dell'art. 20, secondo comma, della l.r. 12/90, ed il Commissariamento dell'Ente Parco.>>.

Torino, 20 aprile 2001