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Conferenza Rivoluzione liberale
Aduc Associazione - 2 maggio 2001
STUPIDARIO PARLAMENTARE DEL 2 MAGGIO

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

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IN ITALIA SIAMO TUTTI UGUALI... ma i notai sono piu' uguali degli altri?

IN EUROPA GLI ANNI PASSANO E LE CAROTE NON SONO PIU' PERE

Firenze, 2 Maggio 2001. E' uscito il nuovo numero dello "Stupidario Parlamentare", un osservatorio sui lavori nelle Istituzioni in Europa, con particolare attenzione al Parlamento italiano e a quello europeo. Pubblicazione quindicinale (ogni 2 e 17 del mese), edita sul portale dell'Aduc http://www.aduc.it e' curata da Donatella Poretti, responsabile dell'ufficio stampa dell'associazione.

IN ITALIA SIAMO TUTTI UGUALI... ma i notai sono piu' uguali degli altri? sembra di si', e percio' vengono premiati concedendogli l'esercizio di un loro diritto ... qualcuno ci capisce qualcosa?

Nella giornata in cui si celebra il primo maggio e la festa dei lavoratori, siamo andati a ripescare, nell'ormai gia' archiviata legislatura, un disegno di legge depositato al Senato, per l'esattezza il n.4300, a prima firma del sen.Antonino Monteleone, di Alleanza Nazionale. Che l'Italia fosse una Repubblica fondata sul lavoro, lo sapevamo, ce lo ricorda la Costituzione nel suo primo articolo, ma che per premiare qualcuno si ipotizzasse di concedergli la grazia di lavorare piu' a lungo, perche' mutilato o invalido di guerra, non avremmo mai potuto immaginarlo! La storia e' questa: esiste una norma arcaica, un regio decreto del 1926 che impone ai notai di cessare la propria attivita' al compimento del settantacinquesimo anno d'eta'. Tuttavia il sen. Monteleone nella relazione al suo disegno di legge ci spiega che alcuni notai in particolare sono duramente colpiti: "riteniamo che a tale proposito non vengano tutelate alcune particolari categorie notarili che, invece, meritano particolare menzione e precisamen

te le categorie dei notai ex combattenti, mutilati ed invalidi di guerra insigniti di decorazione al valor militare, partigiani, vittime civili di guerra, orfani o vedovi di guerra o per causa di guerra, profughi per l'applicazione del trattato di pace, partigiani, perseguitati politici e razziali e categorie equiparate, anche se, all'epoca del servizio militare o degli avvenimenti cui si fa riferimento, non era stata ancora conseguita la idoneita' nell'esercizio del notariato". Insomma se per i notai piu' sfortunati (non nell'esercizio della loro professione, ma nell'esercizio della loro vita) il ringraziamento e' quello di farli lavorare fino ad ottanta anni, dobbiamo considerare una punizione il pensionamento anticipato per tutti gli altri? La penserebbe mai nessuno una proposta simile, per esempio, per i lavoratori delle miniere o per gli insegnanti o i bidelli? L'articolo tre della Costituzione dice che siamo tutti uguali, ma non e' che per il sen. Monteleone i notai sono piu' uguali degli altri, e perc

io' debbano godere di piu' del diritto "principe" della nostra Costituzione, cioe' il lavoro? Non solo. Siamo sempre stati scettici sul fatto che la legge concedesse l'esercizio di un diritto sancito dalla Costituzione (vi vediamo la morte stessa di questo diritto, e la sua trasformazione in concessione -per l'appunto il contrario del diritto), ma non avremmo mai pensato che si potesse giungere alla beffa di consolare i piu' sfortunati con il premio della sua proroga: "ti concedo di lavorare di piu'" -ci sembra che dica il sen.Monteleone. Ma che fa, senatore, ci premia con un nostro diritto? Qualcuno ci capisce qualcosa?

UE - GLI ANNI PASSANO E LE CAROTE NON SONO PIU' PERE

Finalmente le carote si sono evolute e hanno un regolamento tutto per loro. Infatti prima del Regolamento CE n.730/1999 le nostre carotine avevano delle regole da condividere in subaffitto con mele e pere, con le quali davvero poco avevano a che spartire; insomma avevano messo insieme capra e cavoli, o meglio frutta e verdura. I nostri paladini del mangiar sano si sono resi conto della stranezza, e negli anni si sono adoperati nell'infliggere molte modifiche, tanto che alla fine sono arrivati alla conclusione che il vecchio regolamento del 1989 aveva problemi di chiarezza. Nulla di piu' facile che separare le carote da pere e mele, e varare una serie di semplicissime norme per commercializzarle. Le carote lisce, non legnose, non biforcate, asciutte (dopo il bagnetto obbligatorio), saranno quelle extra; se sfortunatamente saranno rimaste ammaccate dal lavaggio, finiranno nella terza categoria, quella malfamata dove alcuna carota, bella e sana di mente, desidera figurare (possono avere anche il colletto violac

eo e cicatrici visibili nella loro parte centrale ...). Ed eccoci arrivati al momento piu' importante per il loro futuro, ovvero la loro calibrazione, per distinguere quelle novelle dalle altre della raccolta principale. Ma i nostri euroregolatori e eurocalibratori di professione accettano tranquillamente di mettere in commercio anche delle carote gigantesche non fissando il calibro massimo, ad una sola condizione: non si spaccino per novelle! Quindi ci viene dettagliatamente spiegato come devono essere imballate in mazzi con le foglie, oppure senza foglie, ma attenzione all'imballaggio: i materiali usati devono essere nuovi, puliti e non tossici. Il fatto che sia scritto ci inquieta un po', come a voler dire che altrimenti sarebbe stata una pratica diffusa ...

 
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