"Il Presidente-Governatore Francesco Storace minaccia una sorta di "marcia su Roma" contro l'applicazione della legge, purtroppo vigente, per la quale con voti della C.d.L. saranno eletti deputati del Centrosinistra. Quest'anno di successi, per sua recente dichiarazione, lo rendono "arrapato", versione terminologica del "ce l'abbiamo duro" del suo collega liberale Umberto Bossi. Ma non vorrei che gli abbia dato anche alla testa, perché se una "marcia" vuol fare, faccia una "marcia su Arcore", dove risiede chi ha accuratamente preparato il risultato contro cui Storace minaccia fuoco e fiamme. Fuor di scherzo, vorrei augurarmi che il Presidente-Governatore del Lazio si ricordi di esserlo: sennò finirà fra breve per marciare anche contro se stesso".