ricordo che turco disse che se ci fossero state le elezioni bisognava farmarsi un minuto e riflettere come cora cosa fare. Dicasi cosa fare, ovvero capire quali margini di visibilita' noi possiamo ritagliarci in questo frangente.
Questo significa che il lavoro che possiamo fare, tradizionalmente parlando, e' quello di stabilire quali tra i candidati si impegnano, non soltanto si iscrivono o sono iscritti, a condurre un programma antiproibizionista. Il giornale, quindi, sarebbe una ottima forma di pubblicizzazione di chi siamo, e di chi ha giurato di essere antiproibizionista anche in Parlamento.
Quindi il giornale deve essere pronto e partire nel lasso di tempo che va dal deposito delle candidature al voto.
Se si vota a giugno il congresso di Bruxelles non si puo' che farlo a settembre, convocando prestissimo quella segreteria informale per comunicare ai giovanotti la prospettiva e comunque assumendoci noi tre la responabilita' di posporre la data di convocazione.
Se poi il CORA vuole ripensare al suo atteggiamento tradizionale e puntare tutto su uno, due o tre candidati. Allora e' un'altra cosa. Vedo, comunque, difficile, una ipotesi di questo tipo.