SULLE ELEZIONI: la logica del candidato offrensi, o vendesi, o comprasi è espediente che ha senso e riuscita se rimane tale, e non ha ambizioni da strumento politico ( di dialogo o contratto politico). Si può insomma offrire o chiedere soldi per avere o dare un candidato antiproibizionista (spregiudicatamente: come puttane che battono per potere stampare libri d'amore) , se è chiaro e certo che la cosa è impossibile, e se ne denuncia in questo modo l'impossibilità; non è modo per renderla possibile (quando dico la cosa intendo tanto la candidatura con centralità politca del cora, attraverso uno dei suoi rapprresentanti, quanto la stessa centralità dei temi antiproibizionisti nella prossima campagna elettorale).Questo discorso vale verso gli altri partiti, ma, a maggiore ragione verso il Partito-Pannella, che si appresta ad essere, per necessità e convinzione il partito-Feltri, vale a dire il partito che Feltri farebbe se facesse un partito; partito Feltri, che, a differenza di Feltri, può dire a Berlusconi; tu non esisti, sei la controfigura di Letta, l'unico Berlusconi e Pannella.
Un'altra volta parliamo (non è questa la sede) dei rischi politici di questa operazione. Ma adesso dobbiamo avere chiaro che l'operazione politica è questa, e non un altra.
SUL GIORNALE: il giornale non va fatto adesso, non solo perchè rischia di andare sprecato, ma soprattutto di risultare anacronistico:bisogna avere una grande fiducia delle persone (e anche dei radicali) per pensare che in piena mobilitazione elettorale possano interessarsi a qualcosa di deliberatamente non elettorale;
SUL CONGRESSO:concordo con Maurizio.