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Conferenza Segreteria CORA
Partito Radicale Maurizio - 26 giugno 1996
La lotta contro la droga in Europa e nel mondo

Considerando che:

le politiche sulle droghe a livello mondiale sono ispirate alle Convenzioni ONU del 1961, 1971 e 1988; che tali Convenzioni proibiscono la produzione, il traffico, la vendita e il consumo di sostanze perloppiù estranee alla cultura occidentale ed escludono arbitrariamente sostanze come lalcol e il tabacco, che provocano rispettivamente X e X morti lanno nel mondo (in Europa) (citare la fonte, se ci conviene)

dal punto di vista della produzione e del consumo, essi sono cresciuti in modo esponenziale dal 1961 ad oggi per tutte le sostanze che le Convenzioni invitano a proibire, passando da X a X per la sostanza X (citare la fonte); (citare i dati di alcol e tabacco, se ci conviene).

Il consumatore di sostanze illecite è fondamentalmente privato di ogni tutela riguardo alla composizione delle sostanze assunte, nonchè di controlli sanitari adeguati allatto dellassunzione, e si espone di conseguenza a dei rischi che derivano da un consumo irresponsabile e che vanno ben oltre la pericolosità delle sostanze stesse: sono stimati in X i casi di overdose da eroina, da cocaina, di collassi da ecstasy, acidi....e quantaltro; i tossicodipendenti da eroina sono inoltre la categoria pù colpita dal virus dellAIDS;

la clandestinità del consumo è un ostacolo spesso insormontabile allopera di prevenzione e di assistenza che le autorità pubbliche e le associazioni cercano di intraprendere; il proibizionismo infatti condanna i consumatori a vivere ai margini della società, in continuo contatto con ambienti criminali e malavitosi;

la criminalità organizzata, rispetto alle diverse sostanze presenti sul mercato illegale, dispone di quelle leve (prezzo, e soprattutto contatto diretto con i consumatori delle diverse sostanze) attraverso le quali è possibilire indurre il consumatore a passare da sostanze meno pericolose, scarsamente redditizie e diffusamente consumate, quali la cannabis e i suoi derivati, al consumo delle cosiddette droghe pesanti;

la repressione del mercato delle droghe è alla base di innumerevoli dispotivi di limitazione delle libertà personali, sottoponendo i sistemi carcerari e penitenziari a una pressione insostenibile: nel 199X in Europa sono state perseguite XX persone per reati connessi alle droghe, XX erano detenute (oppure x% della popolazione carceraria) per lo stesso motivo;

i profitti crescenti che le organizzazioni criminali traggono dal commercio di sostanze illecite , reinvestiti nei circuiti finanziari legali o in altre attività criminali, hanno raggiunto cifre tali (X?) da squotere le fondamenta stesse delle istituzioni legali e da minacciare lo Stato di diritto anche nei Paesi membri dellUnione europea;

lattrattività economica del commercio di sostanze illecite è tale da richiamare investimenti massicci per la ricerca di nuove droghe chimiche, sempre più potenti e dannose, la cui produzione può avvenire senza problemi anche allinterno dellUnione europea

il Parlamento europeo:

indica nelle politiche proibizioniste e repressive sulle droghe, internazionalmente affermatesicon la ratifica delle Convenzioni ONU del 1961, 1971 e 1988, la causa stessa dellaggravarsi dei danni che la produzione, il traffico, la vendita e il consumo delle sostanze illecite ha inferto in tutto il mondo alla società, alleconomia, alle istituzioni, e alla stessa salute e vita delle persone ;

domanda al Consiglio ed a ciascuno degli Stati membri di procedere alla denuncia della Convenzione di Vienna del 1988 sul traffico illecito, secondo larticolo 30 di detta Convenzione e di emendare le Convenzioni del 1961 e 1971 in modo da tale da consentire alle autorità pubbliche, a livello nazionale o locale, di intraprendere la sperimentazione di politiche alternative allattuale paradigma proibizionista e repressivo;

saluta i risultati positivi conseguiti laddove è stato possibile, dalle politiche di harm reduction , di depenalizzazione del consumo di sostanze illecite, di parziale depenalizzazione della vendita della cannabis e dei suoi derivati, di distribuzione controllata di eroina; in un quadro internazionale dove limpostazione repressiva è dominante, essi hanno rappresentato e rappresentano delle eccezioni capaci di dare forza e argomenti alle proposte di abbandono del proibizionismo;

ritiene opportuno che la vendita della cannabis e dei suoi derivati sia legalmente autorizzata e regolata, al fine di separare immediatamente tale mercato da quello delle cosiddette droghe pesanti, e che si moltiplichino i programmi di distribuzione controllata di eroina e di altre sostanze oggi illecite;

invita il Consiglio e agli Stati membri a presentare domanda per la convocazione di una nuova Conferenza ONU che abbia il mandato di valutare lenità del fallimento delle politiche finora intraprese e lo studio di possibili forme di legalizzazione da attuare a livello internazionale;

 
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