Il Coordinamento Medici di Base per l'Assistenza Territoriale alle Tossicodipendenze (COMBATT) esprime il suo totale dissenso rispetto alla recente approvazione alla Camera dei deputati del testo sulle tossicodipendenze (conversione in legge del decreto n.267 del 17.5.96). In particolare alla parte che revoca ai medici di medicina generale la possibilita' della prescrizione sostitutiva con metadone.

Facciamo presente che da 2 anni e mezzo operano a Trieste circa 40 medici che seguono nel proprio ambulatorio un centinaio di tossicodipendenti, cioe' circa un terzo dell'utenza totale in trattamento con terapia sostitutiva.

Dalla nostra esperienza l'assistenza distribuita sul territorio permette la prestazione di un servizio migliore, sia per una migliore relazione interpersonale con il paziente sia per l'alleggerimento che ne deriva al Servizio Pubblico (Sert) che puo' svolgere il suo compito istituzionale in maniera piu' articolata.

La revoca di questa possibilita' terapeutica ai medici contrasterebbe inoltre con l'Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale, recentemente rinnovato, che prevede la possibilita' di un'assistenza particolareggiata ai tossicodipendenti.

Infine vogliamo ricordare che i tossicodipendenti non seguiti o mal seguiti consumano eroina di strada a qualsiasi costo: rubando, spacciando e incrementando cosi' la diffusione della criminalita'.

Il documento e' firmato per il COMBATT dai dr Andrea Michelazzi e Franco Vecchiet.