Due giorni fa mi è stato dato al centralino un fax di Gino datato 13 luglio in cui il nostro annuncia di aver intrapreso uno sciopero della fame e della sete per ottenere il processo per direttissima, o la libertà provvisoria o gli arresti domiciliari. Il fax è indirizzato a Marco Pannella e al CG del Movimento.Ieri il padre di Gino ha telefonato chiedendo di parlare con qualcuno.
Io penso che dobbiamo dire qualcosa. Se non altro per evitare che Gino (che non mi pare ci stia molto con la testa ultimamente) faccia qualche cazzata. Cioè, diciamogli magari di andare a quel paese e di non rompere ma diciamoglielo. Oppure, come suggeriva Giorgio Cusino, diamogli qualche piccolo aiuto materiale.