Se mi fate sapere in fretta il vostro parere domani posso farla recapitare ai rispettivi destinatari.---------------------------------------------------
Al Presidente della RAI ENZO SICILIANO
Al Direttore generale della RAI FRANCO ISEPPI
Al Direttore di RADIO RAI STEFANO GIGOTTI
Al Garante per la radiodiffusione e l'editoria FRANCESCO PAOLO CASAVOLA
Al Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI FRANCESCO STORACE
Roma, 23 ottobre 1996
Il 18 ottobre scorso la trasmissione "Radio Help" in onda su Radio Uno della Rai era dedicata al convengo dell'International Movement Against Drugs svoltosi presso la comunità di San Patrignano. Il convegno, svoltosi sotto il titolo "Nessuna droga libera dalla droga. La solidarietà sì", lungi dal qualificarsi come convegno scientifico, si è caratterizzato come riunione politica di persone e organizzazioni che intendono combattere qualunque ipotesi di legalizzazione delle droghe.
Durante la citata trasmissione, al signor Andrea Muccioli veniva data ampia possibilità di esprimere il proprio pensiero in merito al problema droga e tossicodipendenza, contro le politiche di "riduzione del danno", contro l'impiego di metadone e farmaci sostitutivi nella cura delle tossicodipendenze da oppiacei, contro il recente ordine del girno approvato dal Consiglio comunale di Torino, contro qualsiasi ipotesi di legalizzazione delle droghe leggere e di somministrazione sotto controllo medico di eroina ai tossicodipendenti.
A quanto ci risulta, nei giorni in cui si è svolto il convegno, in altre trasmissioni della RAI il signor Andrea Muccioli ha potuto ampiamente ribadire i propri convincimenti, senza alcuna possibilità di confronto e di contraddittorio con chi, sui medesimi argomenti, sostiene posizioni diverse ed opposte. Non è ovviamente in discussione il diritto del signor Muccioli di esprimere le proprie convinzioni ai microfoni della RAI. Ci permettiamo però di far osservare il comportamento scorretto di un "servizio pubblico" pagato, direttamente e indirettamente, dai cittadini - tutti, indipendentemente dalle loro convizioni ideali e politiche - che, su di un tema delicato e controverso come quello delle politiche in materia di droghe, dà largo spazio ad una e una sola opinione. Tanto più che i giudizi e le opinioni espresse dal signor Muccioli e dai promotori del convegno di San Patrignano possono essere smentite sia da una copiosa letteratura scientifica internazionale, che da altrettanto qualificati esperti, studios
i e operatori nel campo delle tossicodipendenze.
Da parte nostra ci sembra inutile stare a ripetere ancora una volta tutto quello che il CORA ha prodotto in tutti questi anni: dal referendum sulla legge Jervolino-Vassalli, alle proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma della legge sulla droga e della legge sull'Aids; dalle Agenzie comunali per le tossicodipendenze all'ordine del giorno del Comune di Torino per una nuova politica sulla droga, alla pluriennale attività dell'Osservatorio delle Leggi sulla Droga che da anni produce studi scientifici e analisi statistiche sul fenomeno, raccolti in rapporti periodici. Della nostra iniziativa politica, di informazione e di documentazione, non c'è quasi traccia nei telegiornali, nei radiogiornali, nelle varie trasmissioni di informazione del cosiddetto "servizio pubblico" radiotelevisivo.
Vogliamo, per una volta, nutrire la speranza che il nostro congresso internazionale che si terrà a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo dal 5 al 7 dicembre prossimi - e al quale parteciperanno alcuni dei massimi esperti internazionali nel campo delle droghe e delle tossicodipendenze -, avrà almeno la stessa attenzione dedicata al convegno svoltosi a San Patrignano. Diversamente dovremo prendere atto che anche Voi, come i Vostri predecessori, siete corresponsabili del quotidiano scempio di legalità, verità e correttezza professionale. Diversamente dovremo pensare che anche Voi, come i Vostri predecessori, nella deliberata e arrogante volontà di cancellare la nostra presenza politica e organizzativa, ritenete che chiunque abbia diritto a dire la propria fuorché noi.
Enzo Cucco Carmelo Palma Francesco Storace
Coordinatori nazionali del CORA