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Conferenza Segreteria CORA
Partito Radicale Marco - 15 gennaio 1997
NAPOLI E PANNELLA

Fabrizio Starace mi ha sollecitato sull'opportunita' di organizzare la conferenza, della quale gia' si era parlato, in alternativa a quella ufficiale sulla droga che si terra' a Napoli (inizio Marzo). Su questo tipo di proposte mi sembra difficile non essere daccordo, anche se è evidente che non potro' essere io a gestirla, nè politicamente nè organizzativamente.

Per l'organizzazione ci possiamo sicuramente affidare ai compagni napoletani, una volta che sappiamo cosa vogliamo fare. Sulla gestione politica, propongo a Fabrizio e a Carmelo di buttare giù un primo progetto, consultandovi in particolare anche con Eric (sono sicuro che queste 5 settimane sono servite a tutti per imparare perfettamente il francese, n'est-ce pas?).

Il mio parere è che la conferenza debba essere l'occasione dello scontro duro con il Governo, e che in tale contesto, accanto ai contributi scientifici, la questione della disobbedienza civile di Marco (e degli altri 5) non puo' che essere centrale, qualunque sia lo strumento istituzionale che avremo per le mani (referendum o proposta di legge). Se saremo riusciti nel frattempo ad avviare la mobilitazione sull'azione di Marco, potremo prevedere anche una manifestazione (nazionale?) anche se forse come CORA non ne abbiamo la forza.

Ma proprio perche' non dovra' essere solo il CORA ad organizzare il sostegno alla disobbedienza civile di Marco, inserisco di seguito anche il testo di una proposta di campagna "mirata sulla giovane generazione", senza per ora preoccuparmi del soggetto organizzatore.

CAMPAGNA DI SOSTEGNO A MARCO PANNELLA PER LA LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE

(Lasciando per un attimo da parte la campagna "in generale", i cui tempi e passaggi sono da definire successivamente alla decisione della Consulta).

Vanno raccolte adesioni all'iniziativa di Pannella sulla base di una lettera/invito, di cui ho provato a tracciare una bozza. Perchè tali adesioni non siano semplice testimonianza, ma siano anche segno di una disponibilità a mobilitarsi, esse non dovrebbero consistere tanto nella firma di un appello quanto nell'adesione al comitato (del Cora? del Movimento? di altro da definirsi?) "Marco, legalizziamola" del quale si fa parte con 10.000 lire fino a 18 anni e 20.000 fino a 21 anni.

All'invito andrebbe accompagnata una presentazione graficamente vivace (ad esempio sotto forma di fumetto) e la sottoscrizione da parte di personaggi dello spettacolo (innanzitutto il solito Vasco) e dello sport.

La diffusione all'inizio si baserà sui tavoli, concentrati su delle scuole campione, e, quanto prima, su degli "eventi" tipo concerti.

Bozza di "invito all'adesione":

LA NUOVA GENERAZIONE...DELLA LEGALIZZAZIONE

"La generazione dei vostri nonni e dei vostri genitori conquistò la legalizzazione del divorzio, e la difese con un referendum da chi credeva che l'unità delle famiglie si potesse e dovesse imporre con i carabinieri. Qualche anno più tardi ottenero, sempre attraverso la mobilitazione personale ed il voto referendario, la legalizzazione dell'aborto, per ridare alla donna il diritto ad una maternità responsabile e per sconfiggere le tragedie degli aborti clandestini.

Oggi c'è una nuova importante battaglia da combattere, una battaglia di civiltà e di libertà: eliminare quelle leggi irresponsabili e violente che hanno fatto di alcune sostanze stupefacenti (a volte meno dannose del tabacco o dell'alcol, come hashish e marijuana) delle armi devastanti consegnate nelle mani della mafia e della criminalità organizzata.

La nuova generazione, quella di chi oggi ha vent'anni o quattordici, paga più di tutte l'assurdità del proibizionismo. Per questo è la nuova generazione la più consapevole, la meglio attrezzata per regalare all'Italia e all'Europa un'altra grande conquista civile: la legalizzazione delle droghe, a partire dalla legalizzazione di hashish e marijuana.

Per vincere occore muoversi subito, altrimenti si rischia che la follia dei potenti rimanga legge per altri trent'anni. Marco Pannella è pronto ad andare in galera per abbattere le leggi criminali sulle droghe. Sta già affontando tre processi per aver distribuito, pubblicamente ed autodenunciandosi, centinaia di grammi di hashish. Ma una vittoria è pensabile soltanto se la sua galera servirà anche a liberare le energie e le speranze di una generazione. Perchè questo sia possibile , ti chiediamodi manifestare da subito il tuo sostegno a Marco. Un sostegno concreto, per organizzare quelle idee e speranze che sono anche le tue.

Fatti vivo".

 
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