piattaforma

in termini di progettualita' politica penso bisogna muoversi su piu' piani. ovvero aprire dei dossier di iniziativa rivolta alle istituzioni che riescano a chiarire il quadro.

io proporrei di lavorare su due capitoli:

- contenimento dei danni

- riduzione dei danni.

intendendoper contenimento quello che dalla turco alla bindi chiamano riduionz del danno, e per riduzione del danno -come ha efficacemente detto berte' alla riunione di napoli- non si puo' non mettere la legalizzaizone.

Attenzione: non e' il gioco delle tre carte,penso sia uno dei modi per evitare che possano dire di aver fatto la riduzione del danno.

questi due dossier dovrebebro avere dei sottocapitoli ben distinti:

- le proposte del cora

- gli impegni presi alla conferenza

- le cose da fare per dare attuazione al referendum non le metterei a parte ma le evidenzierei nei sottocapitoli.

aprirei infine un dossier a parte sui fondi e sulla valutazione costi benefici. facendo, se ne abbiamo le risorse umane, un nostro sondaggio sulle 10/15 strutture pribvate che piu' hanno ricevuto (su questo potrei chiedre una mano a san patrignano, diciamo alla fazione proibizionista che e' comunque migliore del clan degli eredi).

GENOVA

a mio modestissimo parere, copromotori o meno, l'organizzazione di questa roba ce la devono pagare.

dopodiche' si puo' fatturare tas o robe del genere.

questo se hanno chiesto al cora e non al signor xy del cora, nel qual caso se si facesse pagare lui non troverei nulla da ridire. ma questa cosa va capita, ovvero starace e rossi vanno a parlare con i responsabili dopo lettera di richiesta consulenza al cora. a seconda dei soldi potremmo anche fornire la struttura organizzativa.

i convegni internazionali, specie sulla droga, costano molto.