Su Caino e il Pr io mi riferivo a quello che può apparire ascoltando la radio. Ed è quello che appare a me al mattino quando sono in bagno e mi facio la barba. Non mi meraviglia che la realtà sia un po' diversa, non sono al corrente delle ultime vicende ma ho lavorato per Ntc tra il 95 e il 96 e sul rapporto tra i due soggetti qualcosina ho capito, ma questa è un'altra storia.Su di noi, vorrei capire meglio cosa intende Maurizio quando dice che il Pr all'Onu deve marciare da solo. Se intende che a Ny il Pr ci deve stare da solo e che non è il caso che ci sia una "missione" Cora sono d'accordo con lui, ma la storia delle convenzioni va portata avanti insieme dalle due sigle (e uso questa parola appositamente).
E a proposito delle convenzioni: sarà anche una scatola vuota o piena di cartacce ma è anche l'unica cosa che in questo momento abbiamo a livello internazionale sulla quale ci sia stato un minimo di lavoro e di riflessione. Poi beninteso possiamo inventarci qualunque altra cosa, dalla questione delle nuove mafie a quella delle nuove droghe, da quella delle condizioni dei cocaleros alla questione tossicodipendenza da ero in Pakistan.
Infine sulla Dpf: io penso che non ci sia da menarcela tanto, sono anni che noi esistiamo, sono anni che esistono loro e ogni volta i contatti ripartono dallo stesso punto, cioè sono anni che sono sempre lì. Noi facciamo le nostre cose, se ce la facciamo, e su quelle ci misuriamo con chi ci sta, come al solito. Tanto per fare un esempio, nel '94, sulla pena di morte all'Onu, Amnesty non ci stava, anzi criticava l'iniziativa del partito. Non per questo abbiamo sospeso l'iniziativa, che è dipesa solo dalle nostre energie. Oggi Amnesty invece è con noi. Qualcosa vorrà pur dire, credo, senza nasconderci che domani, su qualcos'altro, potrebbe non esserci più. Non so se sono stato chiaro.
Sulla Russia, ahinoi, credo che Maurizio abbia ragione.